14 Marzo 2023
LE CELLULE animali POTREBBERO vivere all’infinito!
della Dottoressa Rita Floris medico - specialista ginecologa
Questo assunto è stato alla base del mio pensiero anche prima di apprendere che qualcuno molto più competente di me lo ha dimostrato, oltre un secolo fa. Il suo nome è Alexis Carrel, un ricercatore che ebbe gli strumenti, la possibilità, le competenze e la tenacia per dimostrarlo.
Nel 2012 il Chirurgo, Fisiologo e Biologo francese Alexis Carrel rivelò al mondo il risultato di 29 anni di sperimentazione presso il Rockefeller Institute for Medical Research. Un esito sorprendente che gli valse il Premio Nobel per la Medicina, dopo una carriera in cui elaborò anche tecniche di sutura vascolare rivelatesi essenziali per la chirurgia del nostro tempo, in particolare per i trapianti. Un grande!
Anche i suoi studi sulla longevità cellulare hanno contribuito largamente a sviluppare le tecniche necessarie per la conservazione degli organi in attesa di impianto. Nel 1912 egli dimostrò che un organo, e quindi le cellule che lo compongono, potrebbe vivere per un tempo indeterminato in perfetta salute, mantenendo in vita il cuore pulsante di un pollo, per circa 29 anni, in una soluzione salina che conteneva minerali nelle stesse proporzioni di quelle del sangue del pollo, cambiata e rinnovata ogni giorno.
Anche noi, come Carrel, possiamo dedurne che il tempo di vita di una cellula è indefinito, fino a che le viene fornito il giusto nutrimento e la cellula viene ripulita dalle sue deiezioni. Infatti, nel corso dell’esperimento, se le evacuazioni non venivano rimosse e si deteriorava la qualità del liquido in cui erano immerse, le cellule andavano incontro a rapido scadimento, rovina e morte. Il segreto della longevità delle cellule, degli organi e dell’intero organismo risiederebbe quindi nella costante eliminazione dei residui e nell’introduzione all’interno del sistema di sostanze poco predisposte a produrre scorie tossiche.
Con una sana alimentazione e dopo aver riparato i danni procurati alla mucosa intestinale da cibi errati, l’organismo si libera dei residui accumulati e va sempre più a fondo ripulendo tutti i tessuti del corpo. Possiamo accelerare questo processo grazie alle numerose tecniche lasciateci in eredità dalle Medicine Naturali che hanno funzionato per millenni. Alcune ve le ho già raccontate (vedere gli articoli sull’acqua e sorelle acqua e sull’impacco di Achillea); a queste oggi voglio associare una semplice tecnica per la pulizia dell’Epifisi o Ghiandola pineale, così chiamata per la sua forma di piccola pigna.
L’Epifisi ha sede all’interno del cervello ed è la chiave di volta tra la mente e il corpo, mediante la modulazione dell’orchestra ormonale di cui è direttrice. Purtroppo, viene prematuramente e progressivamente disattivata dalla calcificazione favorita dall’introduzione frequente di fluoruri: sotto forma di integratori, con l’acqua di rete, con acque in bottiglia inquinate, con i dentifrici. Quindi controlliamo la composizione anche di questi. Per fortuna ormai si trovano ovunque senza fluoro o altri elementi pericolosi.
Un’altra causa della calcificazione dell’epifisi risiede nella carenza di Vitamina K2. Infatti la Vitamina D favorisce l’assorbimento del Calcio, ma non sa governarne la distribuzione. Perciò, anche quella di miglior qualità, in dosi quotidiane e proporzionali all’età, in sospensione oleosa e assunta durante un pasto contenente grassi, non può fissarlo allo scheletro osseo (osteoporosi) e lascia il Calcio libero di andare a depositarsi dove capita: arterie, articolazioni, sotto forma di alcuni calcoli renali, Ghiandola pineale.
Ed ecco l’esercizio: cerca con la punta della lingua la zona dove finisce il palato duro e inizia il palato molle, ed è su questo che devi premere con la lingua verso l’alto e verso l’indietro, al ritmo di una spinta al secondo, per almeno un minuto. Io lo eseguo prima di dormire, già a letto; conto sino a 70, anche se in genere mi addormento prima. Ti accorgi della sua efficacia quando il tuo olfatto percepisce vividamente i profumi dei sogni: un piatto della tua infanzia, il profumo di tua madre, l’odore dell’erba calpestata, o della pioggia di una volta.
Quando l’Epifisi si libera dalle concrezioni calcaree, tutto il sistema ormonale si resetta, così come i ritmi circadiani; aumenta la produzione di Melatonina che è uno degli ormoni della giovinezza e del buon sonno. Infatti, col passare degli anni, si dorme sempre meno. Ma ciò è reversibile, con le giuste attenzioni.
Un’altra pratica depurativa ci proviene dalla Medicina Ayurvedica e si chiama attualmente Oil Pulling. Come si fa? Procurati del burro/olio di cocco biologico e spremuto a freddo. Al risveglio pulisci la lingua con il margine di un cucchiaino, senza esagerare con la pressione; risciacqua la bocca con acqua tiepida; bevi due bicchieri d’acqua calda; prendi in bocca un cucchiaino d’olio di cocco che aumenterai nei giorni successivi progressivamente sino a un cucchiaio raso. Emulsiona l’olio/burro come fosse un collutorio, avendo cura di farlo passare in tutti gli spazi interdentali, per 15 minuti e non oltre. Getta poi l’olio su un pezzo di carta e nel mastello dell’umido, non nella condotta idrica! Risciacqua il cavo orale con acqua calda e sei pronto per la tua prima colazione.
Questa pratica asporta batteri e tossine annidati negli spazi interdentali e affiorati durante la notte sulla superficie della mucosa; sbianca i denti, profuma l’alito e cura le gengive. Tanti benefici con poca spesa.
Inoltre, più tossine riusciamo a eliminare e meno adipe dobbiamo accumulare. Perché il cervello lo richiede e ci spinge a consumare cibi ingrassanti quando non riesce più a stoccare le tossine senza danneggiare organi e tessuti più preziosi e funzionali del grasso.
Ti starai chiedendo a cosa miro. Oltre che la linea e il prolungamento della giovinezza, il mio vero obiettivo non è vivere a lungo e tanto meno in eterno, ma vivere in salute, godendo ogni giorno delle opportunità che la vita mi offre, e arrivare a lasciare, quando sarà giunta l’ora, un corpo sano e autonomo, guidato da una mente ancora attiva e curiosa, per risparmiare a me la dipendenza e ai miei cari il peso di doverla gestire.
E il tuo?
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Dott. Rita Floris
L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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