Vivi da malato per morire da sano

Sei un salutista? Qualcuno ti ha mai chiesto “Vivi da malato per morire sano?” E tu, come replichi?

La mia sola certezza è proprio questa: voglio arrivare al capolinea senza disturbare figli e nipoti, conservare la mia autonomia fisica e mentale negli spazi che amo; in grado di mantenerli puliti e ordinati nel caso la società tiranna di questo tempo, e destinata a peggiorare, mi tolga i mezzi per ricorrere a un aiuto esterno. E, soprattutto, mi impegno per evitare di dipendere da persone che, approfittando di eventuali debolezze mentali, facciano uso di cattive maniere quando non di violenze vere e proprie.

E tu, per mantenerti in forma, a quale dei tuoi “vizi” sei disposto a rinunciare? E in quale attività potresti decidere di impegnarti? Per vizi intendo la pigrizia, la sedentarietà, cibi bevande e sostanze che creano dipendenza: carboidrati, glutine, caffeina, fumo, alcol, droghe.

Che c’entrano i carboidrati, direte voi; c’entrano eccome, poiché il Glucosio – in cui questi vengono convertiti dall’apparato digerente - occupa gli stessi recettori cerebrali degli oppioidi. Infatti, il Glucosio genera assuefazione – ne richiediamo sempre di più - e dipendenza (proprio come fanno le droghe) con crisi d’astinenza, qualora sospeso improvvisamente o ridotto bruscamente senza la necessaria e graduale dismissione; e senza la previa sostituzione dei carboidrati contenenti glutine con gli analoghi che ne sono naturalmente privi. In genere sarebbe opportuno accompagnare tale cambiamento con integratori nutrizionali e cure omeopatiche / floriterapiche, atte a sostenere volontà vacillanti o recalcitranti.

L’ideale sarebbe avviare le pratiche “giovani sin da giovani” quanto prima, perché -una volta provocati i danni - siamo costretti ad applicare i nostri sforzi per porvi rimedio; mentre, se giochiamo d’anticipo, possiamo lavorare su un altro piano, più elevato e gradevole che oggi prende il nome “salutogenesi”. Cosa significa? Come dice il nome, si tratta di creare quanto più spesso situazioni di gioia, piacere, condivisione, impegno gratificante, al fine di generare Salute.

La salutogenesi è stata definita, da Aaron Antonovsky, una teoria basata sul senso di coerenza. Si tratta di un orientamento olistico, onnicomprensivo che consente di visualizzare il mondo e l’individuo, in modo semplice, facilmente gestibile e altamente significativo. Perché questa visione del mondo e della vita influisce profondamente sulla salute, consentendo di fronteggiare le avversità quali traumi fisici o emotivi, disabilità, dissesto economico, con scelte consapevoli ed efficaci.

Antonovsky dava particolare importanza al senso di coerenza “un globale, sebbene penetrante, sentimento che qualsiasi cosa accada nella vita, essa può divenire comprensibile ed essere gestita. Ci sono anche uno scopo e un significato legati a ogni cosa.”

Da dove iniziare per generare salute? Oltre i consigli da seguire per recuperarla, che propongo spesso da queste pagine, dai miei corsi e videoconferenze, da incontri informali che organizzo nei parchi cittadini nella bella stagione, ci fa bene far parte di un gruppo coeso e solidale, sia esso un coro, una compagnia teatrale, un team di lavoro, una famiglia di sangue o di amicizia, una squadra sportiva, un gruppo di studio.

Per questo motivo prediligo le lezioni in presenza, dove troviamo sempre il tempo e il modo, oltre che per apprendere e scambiare idee, anche per condividere uno spuntino; e per scambiare qualche dono di scarso valore economico, ma prezioso poiché proveniente da agricoltura pulita; abbracciarci e ridere insieme di qualcosa – mai di qualcun altro - e di noi stesse, perché la risata è un potente strumento di crescita e di benessere.

Il mio gruppo di studio - piuttosto affollato - si chiama Guarire di Gusto - il motto che ha dato origine a tante ricette culinarie, a guide di salute e a ormai innumerevoli incontri – lo stesso nome che ho dato a una pagina fb e al mio canale youtube.

Il Corso “La Via del Benessere alla portata di tutti” strutturato in cinque cicli di cinque lezioni ciascuno, nasce proprio con l’intento di offrire un metodo semplice ed economico a chi sente - come me - la necessità di arrivare alla morte da vivo, cioè ancora consapevole, creativo e coraggioso.

La lezione Zero del Corso è disponibile sul mio canale Youtube. Chi desidera le slide della video conferenza, lo scriva tra i commenti sotto il video, con un recapito al quale riceverle. Per quanto riguarda le altre lezioni, trovate le informazioni sulla mia pagina Flori’s Diet.

Dott. Rita Floris – Doc Chef

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