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La felicità è una questione biochimica

La felicità è una questione biochimica

Prima puntata

Quanto contano pensieri ed emozioni nella genesi delle malattie?

della Dottoressa Rita Floris medico - specialista ginecologa

 

Qualche giorno fa, un amico mi parlava di sua moglie, malata di Alzheimer da prima dei sessant’anni e di salute cagionevole da tutta la vita. Da quando la connessione col presente si è perduta del tutto o quasi, lei non si ammala più, anche quando è esposta a ripetute o continue occasioni di contagio, nulla, neppure una lineetta di alterazione. Potrei raccontarvi numerose storie analoghe e credo che voi possiate fare altrettanto.

Questo miracolo è operato dall’esistenza serena, priva di pensieri e di conflitti emozionali che caratterizza talvolta questo tipo di malattia. Ora, è evidente che noi facciamo e faremo del nostro meglio, al fine di prevenire la neurodegenerazione cognitiva in tutte le sue forme; tuttavia ci piacerebbe usufruire dello stesso vantaggio - come se - ma in piena lucidità e totale autonomia.

Fortunatamente, per fronteggiare i problemi quotidiani, il calo del tono dell’umore e in genere le condizioni emotive capaci di abbassare le nostre difese immunitarie, disponiamo di innumerevoli tecniche e presìdi, alcuni dei quali confluiscono nella modulazione dei più importanti fattori che influenzano il nostro stato d’animo. Si tratta di quattro neurormoni dei quali possiamo modulare la produzione con accessibili pratiche, alle quali ricorrere in qualsiasi luogo e momento, detti “i quattro cavalieri della felicità”.

In questa puntata analizziamo i primi due

Dopamina

La Dopamina è uno dei principali regolatori del tono dell’umore, ci spinge all’azione, a perseguire i nostri obiettivi, ad assecondare i nostri bisogni e desideri; la sua presenza rafforza il piacere del raggiungimento dello scopo e stimola la creatività. Un trucco per aumentarne la produzione/liberazione è quello di frammentare l’obiettivo in tanti piccoli scopi e festeggiare ogni singolo successo. Prima ancora che i festeggiamenti per il raggiungimento del primo obiettivo siano terminati, porne subito un altro, in maniera tale da tenere costante il livello di questo mediatore. Però, per funzionare in maniera compatibile con una vita serena, attiva e costruttiva, la dopamina necessita di una proporzionale quantità di serotonina, altrimenti ci conduce alla situazione, talvolta ossessiva, dell’amore romantico, quello stato di innamoramento che non fa dormire e fa pensare continuamente all’oggetto dell’amore: la follia amorosa! Quella di cui almeno una volta nella vita tutte abbiamo fatto esperienza. Quindi, attenzione ad incrementare la contemporanea produzione di Serotonina, suo indispensabile bilanciamento.

Come aumentare la produzione di dopamina con gli alimenti

Questa viene sintetizzata a partire dalla Tirosina, contenuta in numerosi alimenti di uso comune, tra cui: latticini a basso contenuto di grassi, pollame e carni rosse, banane mature, semi di zucca e di sesamo, fagioli, avocado, mandorle. Tuttavia, poiché la dopamina si ossida facilmente, e quindi si inattiva con rapidità, è indispensabile associare a questi anche alimenti ricchi di antiossidanti, cioè frutta e verdure ricchi di Vitamina C ed E, Carotene e Beta-carotene.

 

Serotonina

La Serotonina partecipa alla regolazione del ritmo sonno-veglia e di altri ritmi circadiani ma influenza anche la digestione, l’appetito, l’apprendimento e la memoria; inoltre sostiene il buonumore, induce serenità, fedeltà e capacità costruttiva, ottime proprietà per chi ricerca e desidera coltivare e mantenere relazioni stabili e felici. La serotonina ci fa sentire importanti e significativi, infatti la sua carenza induce depressione, senso di solitudine e favorisce il pianto. L’essere umano ha bisogno di sentirsi parte di un gruppo, di una famiglia, di una squadra, per avere una costante produzione delle giuste quantità di serotonina infatti i giovani, se non possono ottenere ciò nella propria cerchia, giungono ad allearsi a organizzazioni e tifoserie estremiste (Sconvolts e affini) e accade che siano persino disposti a sopportare i soprusi di bande criminali, pur di sentirsi inseriti. Per fortuna ci sono modi e attività, più sicuri innocui e gratificanti, per ottenere gli stessi livelli di serotonina ed anche maggiori, per esempio la cultura. Ecco perché si dice che i libri, la musica e l’arte in genere “sono il pane dell’anima”. Lo sport, una passeggiata di almeno 30 minuti, possibilmente nella natura, yoga, meditazione, sorrisi, abbracci e i cibi giusti sono altri induttori di serotonina, completamente gratuiti. Inoltre, se ci rendiamo conto di averne bisogno, prendiamoci 20 minuti tutti per noi, al sole, magari nella pausa pranzo e rievochiamo momenti di gioia, soddisfazione e gratificazione: per il nostro cervello non c’è gran differenza tra ricordo, immaginazione e “realtà”, così le cellule competenti si metteranno in funzione a produrre quel che ci occorre: una bella dose di Serotonina!

Come produrre più Serotonina con gli alimenti

 

L’aminoacido da cui sintetizziamo la serotonina è il triptofano che si trova in abbondanza in:

Alga Spirulina, alga Klamath, soia, uova, latte e latticini, salmone, carne, patate, semi di sesamo/ canapa/ girasole, banane, riso e cereali integrali in genere, noci, mandorle e verdure a foglia verde.

Altri invece contengono serotonina pronta all’uso: kiwi, ananas, noci, ciliegie, pomodoriprugne, banane.

Nella prossima puntata tratteremo altri due essenziali neuromediatori portatori di serenità e gioia.

 

Dott. Rita Floris – Doc Chef

 

 

Per saperne di più andate su i profili della Dottoressa Rita Floris:

Facebook Flori’s DIET Canale Youtube GuarirediGusto Instagram doc.ritafloris

Potete anche scoprire il suo libro sul canale YouTube

 

 

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Chi sono
Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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