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La Anna Frank spagnola

La Anna Frank spagnola

Al mondo siamo otto miliardi di persone. Ognuna di esse ha qualcosa da raccontare ai postumi riguardo un regalo ricevuto, una delusione amorosa, una guerra vissuta con gli occhi da ragazzo.

Anna Frank faceva esattamente questo con la sua "Kitty". Raccontare la guerra e l'antisemitismo che viveva e subiva, visto con gli occhi di una giovane ragazza che non aveva fatto nulla di male se non seguire una religione, ritenuta diabolica.

Lei però, non è stata l'unica che ha deciso di raccontare ciò che viveva. Non tutti sono a conoscenza che anche in Spagna c'era una ragazza che si dedicava a scrivere, scrivere e scrivere altro ancora. Non si bloccava un attimo, raccontava per esigenza.

Il suo nome è Pilar Duaygües, nata a Lleida nel 1921. Visse una parte della sua vita a Valencia. Poi trasferirsi a Barcellona poco prima dello scoppio della sanguinosa guerra civile che imperverso' dal 1936 sino al 1939, anni dove si riuscì ad installare il governo dittatoriale di Francisco Franco.

A quattordici anni si è abituati ad uscire con i propri amici, incontrare i primi amori e magari subire le prime delusioni, andare al cinema e divertirsi... Eppure Pilar non ha potuto vivere al meglio, con gli occhi di una ragazza di soli quattordici anni, lei racconta giorno dopo giorno cosa la guerra civile stesse portando a Barcellona e di come ciò influì sulla sua famiglia, repubblicana.

Giorno dopo giorno, mese dopo mese la Barcellona che Pilar aveva conosciuto stava cominciando a cambiare in peggio, ogni piccola azione diventava difficile da svolgere per la paura.

Pilar racconta una sua serata del sabato, dove con l'amica era uscita per poter ballare la sardana. Ebbe modo di concedersi un solo ballo. Ignara che quel sabato 18 luglio del 1936 sarebbe passato come il giorno del colpo di stato spagnolo. Colpo di stato organizzato per poter rovesciare la Seconda Repubblica Spagnola, fatto che fece crollare la Spagna all'interno della guerra civile.

A portare alla luce la scoperta dei quaderni che scrisse - ne riempì difatti dieci, datati dal 28 gennaio 1936 sino all'ottobre del 1940- furono la scrittrice Tania Ballò e Gonzalo Berger, rispettivamente una scrittrice e uno storico, a scoprire dell'esistenza di questi quaderni. Decisero di occuparsene loro e rendergli la fama che gli era dovuta, dopo che per ottanta anni tutto era rimasto occultato per paura che potesse venire sequestrata da qualcuno.

A raccontare la sua storia oggi, ci hanno pensato Ballò e Berger che fecero pubblicare i dieci quaderni ricchi di storia in un unico volume: "Querido diario: hoy ha empezado la guerra".

Al mondo ci sono tante storie mai raccontate e ognuna di esse dev'essere riportata. Qualcuno le ha narrate ai nipoti, altri invece hanno preferito la carta, perché è da ammettere, la carta è sicuramente più paziente dell'uomo, non chiacchiera mentre le raccontiamo un fatto.

Giorgia Meloni

 

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Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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