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Le Rose di Eliogabalo

Le Rose di Eliogabalo

Cesare, Augusto, Costantino, Annibale: nomi senza i quali la storia antica non sarebbe la stessa. Ma queste sono solo alcune delle personalità che hanno attraversato i secoli del grande impero. Ci sono personaggi che, per quanto trascurati, offrono comunque delle vicende interessanti. Tra questi, ricordiamo la figura di Eliogabalo, imperatore che regnò per soli quattro anni nella prima metà del III secolo, e per questo trascurato nei libri di storia.


Recentemente, in Gran Bretagna, il quadro del celebre pittore romantico Lawrence Alma-Tadema (The Roses of Heliogabalus, 1888), ha riacceso un dibattito tra gli storici: Eliogabalo, protagonista del dipinto, chiedeva esplicitamente, secondo ciò che ci raccontano i contemporanei, di riferirsi a lui come "signora", e non come "signore". Da qui la scelta del North Hertfordshire Museum di riqualificare il princeps come "donna trans", riferendosi a lui con i pronomi "she/her", non senza opposizioni, che si inseriscono in una discussione che va avanti ormai da decenni tra i diversi studiosi.
Il dipinto, per lo più fedele alla tradizione storica, raffigura uno dei tanti banchetti che Eliogabalo, come altri imperatori, amava tenere. Già gli antichi descrivono questo personaggio come amante del lusso e dello sfarzo, tanto da far cadere dal soffitto dei petali di rosa (e viola), in quantità tali da soffocare alcuni degli invitati, come ben ha trasmesso anche
Alma-Tadema. La scelta di riprodurre solo i petali di rosa nella scena non è casuale: il riferimento alla decadenza dell'impero in età tardo-antica è piuttosto esplicita infatti, in questa ed altre opere del pittore la rosa diventa simbolo di lussuria, piuttosto che di bellezza.
Eliogabalo viene spesso indicato come l'emblema della decadenza romana, ancora peggiore di altri imperatori a lui precedenti (come Caligola, Nerone o Domiziano), ma è chiaro che a riportarlo come tale sia una tradizione che spesso tende alle esagerazioni, e che usa caratteristiche come l'effeminatezza per criticare i "portatori" di tale decadenza.


Chi fosse veramente Eliogabalo, se fosse una delle prime donne transessuali della storia e se le sue rose abbiano davvero soffocato i suoi commensali, non ne saremo mai certi: l'unica nostra certezza è che il passato avrà sempre da insegnare al presente.

Giada Azteni

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Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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