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Chakra, malattie e floriterapie

Chakra, malattie e floriterapie

Chakra, Malattie e Floriterapia

della Dottoressa Rita Floris medico - specialista ginecologa

Per la Medicina orientale, la circolazione energetica lungo i canali del corpo dovrebbe fluire liberamente. In caso di emozioni disturbanti forti, oppure deboli ma ripetute e per altre cause, si creano dei blocchi allo scorrere dell’energia. In questo articolo considero e analizzo le emozioni collegate al primo Chakra e le malattie che ne possono derivare.

La parola Chakra significa ruota, in lingua sanscrita. In realtà, più che di una ruota, si tratta di un vortice energetico con due aperture, una anteriore e una posteriore. I sette Chakra principali sono distribuiti lungo un canale energetico, denominato Sushumna, che scorre in corrispondenza della colonna vertebrale e del cranio. I Chakra sono i punti di questo canale in cui è più frequente trovare ostruzioni.

I blocchi possono avere origine da varie cause: fisiche, psichiche, emozionali ed energetiche. Quando i Chakra funzionano bene, essi assorbono l’energia universale (Prana o Chi), la scompongono e, convogliandola attraverso i canali energetici più sottili e migliaia di chakra secondari, la conducono alle ghiandole endocrine, al sangue e al tessuto nervoso. Tra breve vedremo come i blocchi del primo Chakra possano rivestire un ruolo di rilievo nel contribuire alla formazione delle malattie che colpiscono gli organi del bacino e poi, risolvendosi, alla loro guarigione.

Nei miei corsi parlo spesso di recettori e di segnali. Dall’efficienza e dalla velocità di questo complesso sistema di trasmissione dipende semplicemente la… sopravvivenza. I segnali chimici viaggiano ad una velocità di circa un centimetro al secondo; i segnali elettromagnetici a 300.000 chilometri al secondo. Secondo voi, quale di questi due sistemi è più efficiente? Noi, con l’innalzare le nostre frequenze, grazie all’utilizzo del suono, delle Medicine vibrazionali (Omeopatia, Floriterapia, ecc) della Meditazione, dello Yoga e del risanamento delle credenze limitanti e auto-sabotanti, percorriamo la via che ci è più congeniale. Quella di cui si parla in queste pagine.

Grazie al riequilibrio del primo Chakra si riattiva la corretta e regolare funzione intestinale, la principale via di eliminazione delle tossine. Con l’equilibrio del secondo chakra si reintegra la capacità delle ovaie di liberarsi delle molecole estranee e di rispondere puntualmente agli stimoli ormonali provenienti dall’ipofisi, in un gioco di reciproca regolazione. Col riequilibrio del terzo chakra si regola la fame e si cancellano le voglie, causa dell’obesità, della resistenza insulinica, dell’accumulo tossinico e dell’Infiammazione Cronica di Basso grado che sta alla radice di tutte le malattie.

Sebbene i nostri libri di testo, gli interessi delle multinazionali del farmaco, dell’organizzazione sanitaria e di buona parte della classe medica tendano a presentarci le malattie come cose tangibili, concrete e immutabili, dobbiamo al contrario prendere atto che si tratta di processi in continuo mutamento, in relazione a sensazioni malsane, atteggiamenti e abitudini mentali scorrette e false credenze.

Se, dopo aver letto la descrizione delle caratteristiche delle tre essenze esaminate, senti che ti occorrono tutte, ti consiglio di farti preparare la miscela (o cocktail) da un erborista o farmacista esperto, e di tua fiducia. Assumerai 4 gocce di questo cocktail 4 volte al dì, 15 minuti prima dei 3 pasti principali, e prima di addormentarti. Tienile sotto la lingua un minuto. Se invece individui un solo fiore che ti risuona, acquistalo nella sua bottiglia sigillata (stock bottle) e versane due gocce in due dita d’acqua. Prendine un sorso e trattienilo in bocca un minuto, dividendo il resto in altre tre assunzioni, con lo stesso ritmo indicato per il cocktail. I fiori elencati e descritti per riequilibrare i primi tre chakra, sono strettamente collegati anche ai sintomi fisici, oltre che ai problemi emozionali.

 

Il primo chakra

Il primo chakra (in lingua sanscrita Muladhara = Radice) si colloca all’altezza del coccige, la parte terminale della colonna vertebrale, tra lo sfintere anale e l’orifizio vaginale e intorno al collo dell’utero. Rappresenta la connessione energetica con l’elemento TERRA.

Nella terra, un primo chakra sano e ben funzionante ci permette di affondare le nostre radici, con un gioioso attaccamento alla vita, una grande carica di energia vitale, sensazione di sicurezza e di fiducia e un efficace istinto di autoconservazione. Rappresenta la concretezza, e la realizzazione del benessere materiale. Quando questo vortice energetico lavora in armonia, ci sentiamo al sicuro, capaci di soddisfare tutte le nostre necessità, nell’abbondanza. Il suo colore è il rosso, la meno sottile di tutte le vibrazioni o colori, dello spettro del visibile, la più fisica e terrena, associato al calore. È ciò che ci tiene coi piedi per terra impedendoci di cadere, in tutti i sensi. Per questo, i tappeti e le passatoie, soprattutto nelle scale, sono rossi, come il famoso red carpet degli Oscar e di altre importanti manifestazioni pubbliche. L’emozione nemica di Muladhara è la paura. Questa, se provata a lungo, o ripetutamente o in maniera molto intensa rientra fra le cause dei disordini del chakra della radice.

Le ghiandole che lo governano sono le ghiandole surrenali, quelle che producono l’adrenalina, essenziale per la sopravvivenza, anticamente legata alla capacità di attacco (per la conquista del nutrimento) o di fuga (per non diventare il pasto di qualcun altro). Se si vive in condizioni di stress continuo, si attiva eccessivamente anche la produzione surrenalica di noradrenalina, di ACTH e di Cortisolo, ormoni ad attività androgenica (nemici della bellezza femminile) che consumano rapidamente le riserve di Magnesio e quelle energetiche causando Ansietà, Insonnia, Fatica cronica, Crisi di panico, Sindrome premestruale, ecc.

Le persone che hanno un blocco energetico a livello di Muladhara non riescono a radicarsi completamente nella realtà e hanno difficoltà a manipolarla per renderla funzionale al proprio sviluppo; sono soggette a frequenti disturbi di varia natura e in particolare degli organi e dei tessuti posti sotto il suo dominio. Essi sono: Il retto, gli organi genitali, lo scheletro, le gambe e i piedi (strutture fondamentali nelle situazioni “attacco e fuga”. I disturbi derivanti dal mal funzionamento di Muladhara sono: stipsi, anoressia o bulimia, obesità, fatica cronica, debolezza alle gambe, scarsa energia sessuale, freddolosità. Sul piano mentale ed emotivo si manifesta come avarizia o prodigalità, eccessivo attaccamento alla tribù (nella società attuale rappresentata dalla famiglia) tale da impedire lo sviluppo dell’autonomia e dell’indipendenza. Non è detto che tutti siano presenti.

Fiori di Bach per equilibrare il primo chakra

MIMULUS è Il rimedio che tratta il nemico principale del primo chakra: la paura. Le persone alle quali Mimulus dona coraggio sono spesso assalite da paure concrete: il dentista, i cani, l’ascensore, insomma le cose comuni. Esse hanno paura anche delle malattie e della povertà. Prendere Mimulus ci insegna il coraggio necessario a rendere la vita una bella avventura e, riarmonizzando il chakra della base, restituisce anche la salute agli organi ad esso soggetti, curando anche la stipsi perché ci insegna a non aggrapparci, a non trattenere; e dona la forza per vivere appieno.

CLEMATIS - Se Muladhara è disarmonico, impedisce un buon radicamento alla realtà. Clematis è il rimedio principe di questa condizione, che toglie consapevolezza alle nostre azioni. Si addice ai sognatori che fanno grandi progetti per il futuro, ma sono incapaci di realizzarli poiché non pongono le basi concrete nel qui e ora. Persone di grande intelligenza e sensibilità, affascinanti, ricche di fantasia e di perspicaci previsioni sul futuro, ma poco concrete, poco attente e concentrate, si avvantaggiano dell’assunzione di Clematis. Grazie a questo fiore, esse acquisiscono: radicamento, praticità e potere di realizzazione. Clematis, armonizzando il primo chakra in questi sognatori o sognatrici, ne migliora l’energia in generale e anche quella sessuale.

GORSE - Allo stato bloccato da paure ripetute e protratte o da spavento vero e proprio, Muladhara induce una grande, profonda disperazione, smarrimento. In questo stato si è convinti che non esista alcun rimedio alla propria condizione. La persona che necessita di Gorse tende a trattenere i liquidi per garantirsi la sopravvivenza: il conflitto del profugo, del pesce fuor d’acqua. La speranza, indotta dall’assunzione di Gorse, non ha nulla di passivo (tipica di chi vorrebbe soluzioni miracolose dall’alto) ma è anzi molto attiva! Essa affina i sensi rendendoli capaci di percepire il più piccolo segnale positivo cui aggrapparsi, per procedere nel cammino di guarigione e godere finalmente il premio del lavoro, delle fatiche e dell’impegno. Gorse armonizza Muladhara, riattivando il vigore, il coraggio e la voglia di vivere.

 

Dott. Rita Floris

 

PS - Se l’argomento ti attrae, sul mio canale Youtube - Guarire di Gusto - trovi il videocorso completo, gratuito e a puntate. Buona lettura e buon ascolto.

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Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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M
Grazie Christine x offrirci queste perle salutari della dssa Floris
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W
Grazie a te Maria per il tuoi commenti! ❤️