1 Novembre 2023
Settembre 1993, il corpo senza vita di Karine è ritrovato a Perpignan in fondo ad un pozzo con la sua borsa scolastica. Rapita, aggredita e violentata, aveva solo 8 anni.
Questa storia accende i riflettori su un uomo, o piuttosto su un mostro, Patrick Tissier, chiamato da allora l'orco di Perpignan.
L'orco di Perpignan ha fatto scorrere tanto inchiostro da più di 30 anni. ''Grazie'' alla piccola Karine, la Francia scopre un personaggio che sembra direttamente uscito da un film horror. In effetti dopo aver capito che fosse lui il colpevole della morte di Karine, i giudici passano da Scilla a Cariddi e si accorgono che Patrick Tissier è un serial killer, sadico, senza emozioni, manipolatore, che ha per libro preferito ''Il silenzio degli innocenti'' e per modello Hannibal Lecter.
Dall'età di 12 anni inizia a compiere atti violenti sulle donne ad iniziare da sua sorella. Non è in grado di controllarsi, rivolge le sue attenzioni depravate a madre ospitante, sorella, vicine di casa, amica, fidanzata, fino ad una bambina di 8 anni. Patrick Tissier ha ucciso e violentato 5 donne e una bambina, senza voler contare quelle che non sono morte ma sono state aggredite, violentate e lasciate in vita … se possiamo parlare di vita dopo una esperienza cosi' traumatizzante!
Patrick Tissier durante il suo processo non dimostra nessun rimorso, parla in modo distaccato delle sue vittime usando un lessico agghiacciante ''erano come un pezzo di carne per me'', sfida anche in qualche modo l'uditorio declamando ''non vi auguro un altro Patrick Tissier nella vostra città''.
Ovviamente il serial killer avrà la massima pena: viene condannato all'ergastolo e si decreta che debba scontarlo per un minimo di 30 anni.
Ma il sadismo dell'orco non si ferma. La polizia continua a cercare il corpo di una delle sue vittime. Patrick racconta allora le storie quelle più spaventose. Prima ammette di aver tagliato il corpo nella vasca e buttato i pezzi nello stagno, poi cambia versione e sostiene di averlo buttato intero in un campo avvolto in una tenda di doccia... la polizia, cerca, perde tempo e non trova niente, si rende solo conto che Patrick Tissier ha una fervida immaginazione e prende appunti da Hannibal Lecter fino a chiedere di parlare all'orecchio del magistrato inquirente (una donna), come se volesse mangiarle l'orecchio o la guancia nello stesso modo del protagonista del suo libro preferito. L'orco di Perpignan gioca, si diverte, è lui che ha il coltello dalla parte del manico, e lo sa...
Dal 21 settembre di quest'anno Patrick Tissier, il nuovo Hannibal Lecter, puo' chiedere di uscire di prigione. Ha 71 anni ha passato più tempo dietro le sbarre che fuori. Cosa faranno i giudici? Accetteranno che il serial killer più sadico di Francia possa uscire e rischiare di aggredire altre vittime, visto che lui, nonostante tutto, è considerato dalla legge un essere umano e che in linea teorica non possiamo richiudere nel carcere a vita un uomo?
Oppure possiamo lasciarlo marcire in prigione perché sappiamo che non è affatto cambiato. Non è stato riconosciuto malato, non ha avuto dunque nessuna cura psichiatrica; lui stesso ammette: ''Io sono un uomo normale, non sono pazzo, ho solo ogni tanto una bestia che si sveglia nella mia testa e non ci posso far niente...''
Debbo dire che non mi piacerebbe prendere una decisione cosi' importante. Le mie credenze, la mia educazione, i diritti umani mi guiderebbero a lasciar uscire un uomo di 71 anni che ha scontato la sua pena, ma la domanda è: lo vorrei a casa mia ? Lo vorrei come vicino ? Potrei cosi' incontrarlo e simpatizzare con lui, perché è proprio li che si annida il pericolo: ha ucciso, violentato, aggredito solo persone che conosceva bene. L'orco di Perpignan è un uomo carino, simpatico, un uomo qualsiasi che ci potrebbe aiutare a portare la nostra busta della spesa troppo pesante, il vicino di casa che ci sistema la legna nel nostro giardino per simpatia, è quello che lasciamo entrare in casa e a cui offriamo un caffè per ringraziarlo del suo aiuto... ma sappiamo che un giorno la bestia si potrebbe svegliare! ...
Cosa fareste voi? Io ritengo che ci troviamo in un vicolo cieco!
Christine Lauret
L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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