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La zattera della medusa

La zattera della medusa

Chi non ha mai visto il famoso quadro di Gericault ed è stato travolto e contemporaneamente affascinato dall'orrore di questo capolavoro?

Gericault immortala un momento sconvolgente di orrore su uno sfondo di speranza. Il quadro è diventato una leggenda non solo perche il pittore di 28 anni dimostra il suo genio, ma anche perché l'artista ha rappresentato un sinistro episodio successo realmente nella marina francese nel 1816 durante il regno di Louis XVIII.

Se il quadro è famoso, pochi di noi oggi si ricordano della sinistra storia della zattera della Medusa, pochi sanno che il quadro rappresenta un caso di cronaca dell'epoca.

Brevemente...

Louis XVIII, allora re di Francia, mando' 4 fregate nell' attuale Senegal per riconquistare il territorio che gli inglesi avevano requisito alla Francia. Al comando della missione c'era un nobile, il comandante Chaumareys che non aveva più navigato da oltre 20 anni. Questa sarà la causa del gravissimo incidente.

Chaumareys è a bordo della fregata La Medusa seguito dalle altre 3. Decise di proseguire da solo, lasciando  le altre fregate indietro e navigando vicino alla costa Africana. Non essendo un marinaio esperto non riuscì ad evitare un banco di sabbia, piuttosto conosciuto da tutti i navigatori. La Medusa si incaglio' sul banco di sabbia e dovettero non solo aspettare l'arrivo dell'alta marea per uscirne, ma anche alleggerire la fregata. Costruirono con il legname che poterono trovare a bordo una zattera sulla quale stoccarono barili e molte altre attrezzature pesanti in modo che la Medusa potesse galleggiare più facilmente. L'alta marea arrivò, la fregata si liberò dall'insabbiamento ma si alzò il vento e con esso una tempesta. Un'onda più forte ruppe il timone che colpi' lo scafo e lo spezzò. L'acqua, penetro' nella Medusa, la fregata si inclino',  bisogno' evacuare.

L'equipaggio, gli ufficiali, il governatore salirono sulle scialuppe ma non c'era posto per tutti. Fu' così che, 65 uomini dovettero rimanere a bordo mentre il loro comandante Chaumareys si salvava  abbandonando uomini e nave: un delitto d'onore nella marina!

La zattera, costruita prima per un altro scopo, serve a salvare 150 persone: soldati, uomini del Senegal, qualche passaggero salirono sulla zattera sotto la minaccia delle armi. Capirono di essere troppo numerosi. Infatti la zattera di 14 metri per 7,50 affondò e i naufraghi dovettero restare in piedi con l'acqua fino alla cintura. Le scialuppe provarono ad agganciare la zattera con le loro funi per poterla trascinare con loro. Capirono velocemente che non era possibile e al posto di alleggerire la zattera suddividendo gli uomini sulle scialuppe in cui c'è ancora posto, tagliarono le funi che li legava ai naufraghi della zattera e continuarono la loro navigazione senza voltarsi indietro.

Il 5 luglio, alle 11 di mattina, 147 uomini, donne e bambini si ritrovarono soli in mezzo all'oceano. È fu la disperazione.

 

Ci sono tanti modi di morire su questo schivato. Trascinato dalle onde, annegato, soffocato, suicida, sciabolato, disidratato...

 

13 giorni.

13 giorni in mezzo all'oceano.

13 giorni senza bere ne mangiare con l'unica speranza che le fregate possano tornare a cercarli.

Tra quelli che si buttarono in un mare infestato dagli squali, quelli che morirono con le gambe schiacciate dal legno che costituisce il fondo della zattera, quelli che si fecero uccidere dai soldati con i loro fucili per difendersi dall'ammutinamento che si verifico' durante la seconda notte alla deriva, fra quelli che si fecero buttare a mare perché troppo deboli... restarono sulla zattera dopo 13 giorni 15 persone.

Durante questi 13 giorni l'orrore assoluto è successo.

La pella viva esposta, le ferite che facevano urlare al più piccolo movimento, la sete che spinse i sopravissuti a bere la loro propria urina e la fame... la fame che li spinse ad un gesto indimenticabile: mangiare i loro morti.

Quando L'Argus, la fregata che faceva parte della flotta di origine, li scopri', la prima cosa che vide furono i brandelli di carne umana che svolazzava al vento attaccato a pezzi di legno di fortuna. Nessuno parlo', non si parla di queste cose...

 

Il processo contro Chaumareys, il comandante della Medusa, si tenne qualche mese dopo in Francia. Fu condannato a soli 3 anni di carcere e perse i diritto di navigare...

Misera pena mi direte. Infatti, la pena fu cosi irrisoria che una volta tornato nel suo paese divenne prigioniero nella sua casa. Ogni volta che provava a  mettere il naso fuori, gli abitanti lo trattavano da assassino e avrebbero voluto  linciarlo.

Alla fine la giustizia del popolo esiste!

 

Gericault si impadroni' dell'evento: fece ricerche, studio' l'anatomia del corpo umano per potere disegnare i corpi senza vita sulla zattera, interrogo' i sopravissuti, raccolse anche la più minima informazione sul dramma, dipinse tanti quadri sull'episodio. Un anno dopo il processo, organizzò una mostra con il suo capolavoro.

Un capolavoro che scandalizzo' all'epoca. Per molti non si doveva mostrare l'orrore, un quadro deve essere bello, gradevole.

Ma, il bello è proprio nell'orrore, la zattera della Medusa di Gericault è la requisitoria del processo, mai un quadro riusci' a colpire cosi' profondamente l'immaginazione.

Christine Lauret

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Chi sono
Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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