15 Maggio 2024
Una leggenda orientale afferma che tutti noi abbiamo legato al nostro mignolo un filo rosso e se lo seguiamo, ci porterà dall'amore della nostra vita.
Lì ci aspetterà l'Amore con una A grande, quella che ci permetterà di fiorire, che ci renderà felici, che ci riempirà, che sarà indefettibile, perfetto.
Ma...
C'è un ma. Esiste una seconda persona con cui abbiamo una connessione, un attaccamento, un legame forte. Purtroppo questa persona ci sfuggirà sempre, sarà una storia impossibile.
Ho incontrato Amelia. Donna di 40 anni in coppia con Giovanni da 5 anni. Amelia è felice, soddisfatta, ha trovato il suo alter ego. Giovanni è innamorato pazzo di lei, niente passa prima della sua bella, lui la coccola, l'ama e lei lo ricambia. La loro vita è un fiume lungo e tranquillo. Eppure... non così tranquillo! Amelia confessa che se gli si aprisse il cranio, ci si accorgerebbe che da un lato il fiume è tranquillo sì, ma dall'altro l'acqua è tumultuosa. Non passa giorno che non pensi ad Angelino.
Angelino: un ex con cui Amelia ha avuto una storia quando aveva 22 anni. Una storia complicata, impossibile, straziante. Si sono arresi entrambi e alla fine si sono separati. Ma per anni, le loro strade si sono spesso ritrovate, con qualche volta un nuovo tentativo, una nuova speranza... ma, decisamente impossibile avere un rapporto sereno con Angelino.
Dopo 8 anni di problemi sentimentali nei quali il fantasma di Angelino gironzolava sempre intorno a lei, Amelia decise di gettare la spugna. Si trasferisce, cambia anche paese, inizia una nuova vita... Un luogo pieno di promesse, ben decisa a seppellire Angelino e a rinchiudere il suo fantasma in un armadio a doppia mandata.
È lì che incontra Giovanni, la sua anima gemella. Non può immaginare di essere più felice. I giorni, i mesi passano in un amore senza nuvole. Decidono di sposarsi. Si potrebbe pensare che Amelia abbia finalmente trovato la pace...
Ahimè! Ha solo imbavagliato i lupi che urlano in lei. Si tappa le orecchie quando escono dai boschi e arrivano sotto le sue finestre ululando. Chiude gli occhi quando sente il loro pelo morbido sfiorarle la pelle. Si lega le mani in modo da non essere tentata di allungare il braccio e sentire il calore del loro corpo. Ma per quanto possa spendere tutta l'energia che il suo piccolo essere è in grado di dare, non passa un'ora senza sognare di sentire ancora una volta, un'ultima volta le labbra di Angelino sulle sue, di sentire un'ultima volta la sua voce soave, di sentire l'ultimo odore di questo amore così intenso... ma impossibile.
Quando mi racconta la sua storia, non riesco a capire come due persone possano essere tanto coinvolte. Quando mi parla di Giovanni il suo sguardo si ammorbidisce, la sua voce è melodiosa, il suo sorriso setoso, il suo viso calmo, pacifico, sereno. Suda d'Amore attraverso tutti i pori della sua pelle. Non posso fare a meno di provare un piccolo pizzico di invidia.
Quando parla di Angelino, le sue narici fremono, i suoi occhi si animano, il suo sguardo dolce diventa focoso, luminoso, qualche goccia di sudore bacia il suo labbro. La sua lingua inumidisce le sue labbra in un modo così sensuale... è un'altra Amelia che mi affronta. Incredibile il cambiamento che si è verificato all'improvviso davanti ai miei occhi. Diventa feroce, selvaggia, la mano che passa tra i capelli li rende indisciplinati, imitando la criniera di cavalli impazziti che galoppano al vento. La metamorfosi è favolosa, inaudita!
Allora è vero! Ci sono due amori, uno calmo e tranquillo che ci riempie e l'altro tumultuoso che ci fa vibrare... Come vivere serenamente quando qualunque sia la scelta che facciamo dobbiamo elaborare un lutto, seppellire uno dei due amori e vivere tutta la vita con questo ricordo, questa speranza, questa stessa paura, concede Amelia, paura che riappaia e faccia saltare tutte le serrature, anche le più recalcitranti. E' da impazzire!
La giovane donna mi guarda, annuisce, asciuga una lacrima che solca l'angolo dei suoi grandi occhi neri, sorride, spazza via l'ombra di Angelino che come un rapace vola sopra le nostre teste, scuote la sua criniera, si raddrizza, come per riprendere possesso del suo corpo e mi dice: "Ecco perché non ne parlo mai, ecco perché non lascio mai che i lupi raggiungano la radura in cui vivo. So che sono qui, so che aspettano un momento di debolezza per emergere... e poi? Ho troppo da perdere, so quello che ho, sono consapevole della mia fortuna, quindi vivo, imparo ogni giorno ad amare un po' di più Giovanni e ricordo che l'equilibrio è fragile..."
Mi ricordo allora una vecchia canzone che mia madre ascoltava continuamente, una canzone di Nicole Croisille "Ho bisogno di te, ho bisogno di lui". Prendo quindi tutta la misura delle parole di questo successo, alla fine dobbiamo sempre rinunciare a qualcosa nella vita, anche la felicità ha un prezzo da pagare... I veri successi sono fatali: uccidere un amore per ottenerne un altro.
Christine Lauret
L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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