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La danza della coppia

La danza della coppia

La coppia è l'arte del compromesso. Non semplice per una società che fa della libertà individuale una priorità.

Oggi la cosa più difficile non è rinnovare la coppia, ma ''fare coppia''.
Tutti i nostri punti di riferimento tremano dalla rivoluzione #metoo, il matrimonio per tutti, l'interrogativo sul genere...

La coppia si è trasformata? Quali sono le nuove sofferenze della coppia, le sue nuove aspirazioni?

Trent'anni fa, nello studio degli psicologi o consulenti coniugali si vedevano sfilare coppie che erano insieme da 20 anni e che si affaticavano un po'. Oggi gli stessi gabinetti si riempiono di giovani coppie che sono insieme da uno o due anni e che già si stanno esaurendo. La cosa più difficile non è tanto mettersi in coppia, quella resta un'aspirazione comune, ma rimanere coppia, farla durare e fiorire. 

Cosa ha fatto cambiare le cose al di fuori delle questioni di genere, di uguaglianza...? Certamente il fatto che ognuno pensa prima di tutto a se stesso, al proprio godimento e non è disposto a cedere davanti al suo desiderio e alle sue aspirazioni. Ora, la coppia, come ogni relazione, è l'arte del compromesso. Essere capaci di modificare certi aspetti di sé per accordarsi. Non solo per l'altro, ma per la coppia che è un'istituzione, un universo di regole, quindi di protezione ma anche di vincoli. È questa coppia che diventa difficile da costruire perché si confonde sottomissione e compromesso. Desiderio, amore, piacere, intensità sono diventati le parole d'ordine della nuova coppia a scapito della ''musica'' della coppia.

In effetti una coppia sono due strumenti musicali che devono prima accordarsi per suonare insieme. Un violino e un pianoforte che non suonano lo stesso spartito ma che devono accordarsi, armonizzarsi per interpretare una passeggiata, una danza. Contrariamente alle credenze comuni essere una coppia vuol dire essere in tre. Due individui e ciò che si e creato mettendosi assieme per questa famosa danza.

A rischio di dispiacervi, a volte è più semplice essere una coppia omosessuale che una coppia etero. Infatti, la coppia gay deve creare la sua coppia, la deve costruire dalla A alla Z. Non c'è un modello stabilito e ognuno si mette in sintonia, inventa le regole coniugali che non erano prescritte da Adamo ed Eva intorno alla complementarità sessuale.
I duetti etero devono reinventare le regole dell'uguaglianza. Prima c'erano il territorio del maschile e il territorio del femminile, quindi meno zone di conflitto poiché ognuno sviluppava le proprie competenze sul proprio territorio. Oggi con la domanda sul genere e l'uguaglianza a tutti i costi, le coppie vogliono condividere tutto a casa, ogni lavoro domestico diventa una lotta con l'uomo che ha ereditato i geni del cacciatore e che ora si vede con un aspirapolvere in mano. Ci si misura continuamente, in un rapporto di forza, un po' sotterraneo intorno, alla domanda: siamo davvero su un piano di parità?

La giovane generazione è stata scottata, ha vissuto i divorzi e le famiglie ricomposte, ora vuole una coppia stabile e spesso si consulta un psicologo per imparare ad accettare che i fuochi dei primi momenti si trasformino in un amore più tranquillo, più ragionevole. Accettare anche che la persona ideale promessa dai siti d'incontri è solo un'illusione e imparare a non cedere alla tentazione. Imparare a usare le crisi per trasformare la loro relazione. 
Infine, l'unica domanda da porsi, secondo Robert Sternberg, psicologo e professore americano, è se i tre ingredienti principali del cemento della coppia siano presenti nella relazione:
- l'intimità (il legame, la vicinanza),
- la passione (attrazione fisica, desiderio, piacere)
- l'impegno (intenzione di costruire, obiettivi comuni).

Questa è la tripletta vincente di ogni relazione di successo, il cemento di ogni coppia. Ovviamente ognuno comporrà la propria ricetta utilizzando questi ingredienti in quantità variabile.
E di quali materiali è fatto il vostro cemento? C'è un elemento che vi manca? Che manca al vostro partner? Una volta identificato sarà più facile ''invitarlo'' di più nella vostra vita... 

Christine Lauret
 

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Chi sono
Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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I
Christine, la frase iniziale del tuo articolo è sicuramente di grande impatto!<br /> Credo che tante persone, dopo aver letto questa tua riflessione, cominceranno a vedere con occhi nuovi un mondo diverso da quello di ieri, soprattutto inizieranno a rendersi conto che la realtà in cui viviamo è proprio duale e se vuoi raggiungere un equilibrio in questa polarità devi ricorrere al “compromesso”, che qui non assume una connotazione negativa, ma evidenzia la necessità di approfondire una conoscenza di sé stessi, riconoscendo, armonizzando e trasformando le proprie differenze, facendole diventare qualità armoniche per raggiungere il punto Zero, ossia il centro tra i due poli.<br /> In un attimo hai spazzato via la concezione romantica e patriarcale della coppia, smontando un concetto avulso di “passatismo”.<br /> Bellissimo il tuo considerare la coppia come due strumenti musicali che devono prima accordarsi per suonare insieme. <br /> Effettivamente a livello sottile gli esseri umani sono vibrazioni e la Vita è l’opportunità per trovare il suono armonico e poterlo condividere.<br /> Grazie per il tuo interessantissimo articolo e per il contributo che stai dando al tuo blog arricchendolo sempre di più in profondità e varietà tematica.<br /> <br /> Ines Cireddu
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