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Il bugiardino della felicità

Il bugiardino della felicità

Non esiste giorno nel quale possiamo leggere sul giornale, su una rivista, o su Internet, un articolo del tipo: "Come essere felici", "Il benessere quotidiano", " 10 regole da rispettare se si vuole rimanere zen", " 9 risoluzioni per una vita meno stressante"...

Ma ditemi, da quando la felicità risponde a delle regole? Da quando abbiamo la stessa definizione di felicità o di benessere? Da quando ci somigliamo tutti?

Se colui che abita a Kathmandu con amici solo il suo zaino, vivendo giorno per giorno senza altri progetti che godersi il momento presente, è felice cosi, pensate che dovremmo tutti adottare il suo stile di vita? Mandare tutto all'aria e cominciare a fare i sessantottini anche se in ritardo? ( non ho nulla contro di loro  sia  ben chiaro).

 Ognuno ha la propria definizione della felicità. Siamo i più qualificati per sapere cosa è giusto per noi stessi, vero? Allora saremmo diventati così stupidi  da aver bisogno di un tutorial per essere felici? Ogni giorno fioriscono nuove applicazioni: sfida per una pancia piatta, numero di passi da fare per essere in forma, numero di calorie ingerite, e anche numero di bicchieri d'acqua che devi bere!

Ho incontrato Anna, una quarantina d'anni che seguiva dei "corsi" di respirazione presso una logopedista. Diceva di non saper respirare. Curiosa di vedere fino a che punto si spingeva questo problema le proponevo un massaggio con il quale si è lasciata prendere dal sonno. E dopo aver mollato la presa, il suo respiro divenne regolare, calmo... Voleva farmi credere che ciò che si fa naturalmente, ciò che anche un neonato fa istintivamente, poteva essere insegnato da una "specialista"? Accidenti! Ma dove va il mondo! Invece di lasciarsi trasportare dal suo corpo, ci viene chiesto di intellettualizzare tutto. A quando un'app che dice quante volte devi fare l'amore e le posizioni consigliate per essere felici?...

Quante volte ho sentito dire: ''Devo ascoltare il mio intuito, Il mio corpo... ma io provo e non ci riesco...!" Dirò a queste persone: SMETTETE di ascoltarvi! Essere alla ricerca di ciò che il tuo corpo può pensare è il modo migliore per interpretare segni che non lo sono.

Siamo diventati pecore, incapaci di pensare da soli, tenuti ad entrare in uno stampo, uno stampo che non ci corrisponde, in cui ci sentiamo stretti, siamo a disagio, come in un paio di scarpe troppo strette ma che teniamo ai piedi perché corrispondono a un codice di abbigliamento. Ricordate sempre quanto  godiamo il momento in cui ci liberiamo di quelle "belle" scarpe tornando a casa. Anche i nostri piedi ci sono grati! .

Ricapitolando, per essere felici, dovete seguire delle regole che non vi corrispondono. Pensate che se non avete scaricato "water your body", "rilassamento melodie", "monitorare il tuo peso", "run Keeper", allora siete persi. Cosa fare, cosa mangiare, quando bere?... Va bene, andate avanti cosi, provate, vedrete che alla fine non saprete nemmeno cosa c'è di buono per voi, avrete perso la connessione con voi stessi!

E se finalmente decidessimo di vivere al nostro ritmo, secondo i nostri bisogni, seguendo la nostra personalità?

Il vicino corre ogni giorno 10 km? Ottimo lavoro per lui. Tu sei più per una camminata ossigenante nella foresta una volta alla settimana. Non ti importa dello sguardo compassionevole che ti lancia lo stesso vicino quando gli dici che per te sport fa rima con sforzo. Sforzi ne fai abbastanza nella vita di tutti i giorni.

Se tuo zio va in giro con il suo iPod sulle orecchie ascoltando della musica zen  imparando a respirare e ti consiglia vivamente di fare come lui "ti rilasserebbe" dice. Rispondi che a casa tua la musica "zen" gira tutto il giorno, e questo da anni. Che non hai un'app per questo, invece hai scelto i CD nel corso degli anni, andando al negozio di dischi della zona, in cui fai una chiaccherata regolarmente col venditore, permettendoti di scoprire musica dimenticata o sconosciuta, tramite un umano! In breve, a casa tua musica fa rima con zen e con famiglia. Tutta la famiglia gode di questa atmosfera, non è un piacere solitario per te! E non ne facciamo una storia, alla fine, la musica fa parte della vita da secoli, quindi cosa ha scoperto lo zio con il suo iPod sulle orecchie?

La felicità, il benessere non è una questione di codici, di regole, ma di rispetto. Di rispetto di SÉ. Lasciatevi trasportare e se avete domande da porre, chiedetevi anzitutto: Che cosa desidero, di che cosa ho voglia? E non: Cosa ci si aspetta da me.

Al diavolo le applicazioni che vi divorano le vostre energie, raccomando un ritorno alle fonti: VOI...

Christine Lauret

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Chi sono
Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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