24 Ottobre 2023
Ho la cultura del medico a piccole dosi.
Mia madre mi ha sempre insegnato il rispetto del medico (d'altronde è lei stessa medico). ''Dal medico si va quando stai male davvero, non per un mal di testa'', diceva lei.
In effetti, se il mio medico mi vedeva una volta l'anno era già tanto. Pero' quando ci andavo, lui mi visitava realmente: pressione (alle due braccia), cuore, riflessi, gola, domande più strette sulla mia salute in generale e sulle ragioni della mia presenza. Mi sono sempre sentita in fiducia, lui si prendeva cura di me, faceva cio' per cui era pagato: assistere i suoi pazienti.
Ricordiamoci qualche frase del giuramento di Ippocrate
''Non mi lasciaro' influenzare dalla sete di guadagno''
e ancora
''Esercitero' la mia professione con consapevolezza e dignità, nel rispetto delle buone pratiche mediche''
Mi rendo conto che questo giuramento è alquanto obsoleto oggi, è come quelle frasi scritte in piccolo alla fine di un contratto e che nessuno legge. Il guadagno è diventato la funzione primaria di un medico. Il loro motto è guadagnare di più facendo di meno.
Vogliamo parlare di dignità e rispetto? Secondo me sono parole che non esistono più nel vocabolario di un medico.
Oggi se chiediamo un appuntamento, la prima risposta è ''Perché?''. Avrei voglia di ribadire ''Per comprare un chilo di pesce, scemo!''. Poi, lui giudica al telefono se consultarti oppure mandarti via mail una ricetta. Accidenti! La prima volta che il ''mio'' medico mi ha detto ''Mando tutto via mail'', ho avuto due secondi di sorpresa. Ma mi andava bene o no? La verità è che quel giorno si. Era più veloce, meno tempi di attesa, ma... era un medico o Amazon? Ricordatemi, sono pagati per visitare i pazienti o per stare dietro ad un computer? E se avessi avuto altri sintomi che solo un medico avrebbe potuto vedere? Pazienza... sarei finita al pronto soccorso o alla guarda medica, che è comunque la risposta del medico quando insisti per un appuntamento ''Vedrai, andrà bene con questa ricetta, se mai non fosse cosi, aspetta stasera alle 20 e vai dalla guardia medica''.... si, è vero, ecco l'atteggiamento di un medico di oggi! Peggio, ti fa credere che ti stia facendo un favore mandandoti una ricetta via mail ''Ma signora è per farle più comodo! Altrimenti la potrei visitare la prossima settimana...'' (si, quando saro' morta, scemo!). La verità è che fa comodo a loro, niente visità ma comunque si ritrovano sempre retribuiti dallo Stato per un lavoro che ormai non fanno più!
Il ''mio'' medico non saprei da quando non visita un paziente. Se guardo il suo lettino direi.. da mesi. In effetti sono stata due volte nello stesso mese e il lettino era sempre impegnato da scatole, documenti... Capirete che non è più il ''mio'' medico, ho cambiato recentemente per trovarne uno... ahimé, peggiore!
La ciliegina sulla torta l'ho avuta quando gli ho chiesto di compilare un documento per un'anamnesi. Sei caselle da barrare, non conoscendo le risposte me le chiede pure e 30 secondi più tardi, 50 euro in tasca! ''Non mi lasciero' influenzare dalla sete di guadagno''...Questa frase dovrebbe essere scritta a grandi lettere sulla porta di ogni studio medico. Sembrano morire di fame e aspettare come rapaci i clienti che possono alleggerire di qualche soldino (perché siamo diventati clienti e non più pazienti).
Povero Stato! Il benessere di uno società si vede dal suo sistema sanitario. Credo che la nostra sia moribonda.
A tutti i veri medici, quelli che fanno ancora il loro lavoro con passione, scusatemi, ma la verità è che ormai fate parte di una piccola elite e se abbiamo la chance di trovarvi sulla nostra strada siamo fortunati, altrimenti... rivolgiamoci alla provvidenza!
Christine Lauret
L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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