12 Giugno 2023
Abbiamo lasciato Florés ieri, il cuore toccato da tanta bellezza.
Isola che ha la reputazione di essere la più riservata delle Azzorre. Riservata, anzi segreta, lei lo è di sicuro. Infatti, ci sono davvero "poche persone" per raccontare e raccontarsi...
Chilometri di fredda solitudine nebbiosa, ma anche soleggiata, con tantissimi uccelli che però risuonano nella bellezza silenziosa.
Poca gente, in questo rifugio di pace, ma con lo spazio rurale/urbano ben curato, riparato, fiorito come se fosse perennemente in attesa di "un grande evento". Accanto allo spazio urbano, le grandi praterie confinano e partono all'assalto delle montagne. Florès non ha mai conosciuto una riforma agraria travisando i paesaggi. Per motivi politici? Leggi ancestrali? O solo un sollievo piuttosto ritardato? Non lo sapremo, ma ringraziamo per questo bocage, questi piccoli muretti di pietre a secco che ospitano spazi naturali, nei quali il verde si puo' ammirare in tutte le sue sfumature, grazie anche ai suoi percorsi favolosi.
L'impressione che mi ha dato Flores è di essere il regno di un sovrano capriccioso che ha aiutato l'universo a disegnare i suoi grandi contorni, ripidi, praticamente inaccessibili, poi ha immaginato nel suo centro ogni tipo di giardini con un ordine straordinario, collocando qua e là laghi, cascate, boschi di ginepro, di bonsai, affascinanti foreste con alberi giganti, paludi, brughiere...
E anche se Flores sembra aspettare, e anche se non si è completamenta aperta a noi, con scrupoloso rispetto, l'ho calcata e l'ho amata!
In attesa di arrivare a Sao Miguel, proseguimento del mio viaggio, vi lascio apprezzare le foto di Florès.
Rolande Murat
L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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