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La fine di un'epoca

La fine di un'epoca

Abbiamo con il passare degli anni portato il cinema a casa. Gli schermi sono diventati sempre più grandi, il suono più ampio, l'Home cinema è entrato fin nelle nostre camere.

I canali sono aumentati e oggi abbiamo non meno di qualche centinaio di canali tra netflix, amazon, disney… non sappiamo nemmeno più cosa guardare, la scelta è diventata uno dei nostri problemi maggiori.

Abbiamo voluto La TV a casa nostra, pensavamo che quest'ospite fosse discreto, pronto a rallegrare le serate cariche di noia, pensavamo di poter stare davanti a lui con tutta la famiglia, ridere e piangere assieme.

Invece è diventato un ospite invadente. Si è installato non solo nel soggiorno, ma anche in cucina poi ha visitato le nostre camere e la... si è messo comodo, ahimè!

Quest'ospite molto rumoroso, ha preso tantissimo spazio nelle nostre vite, è cosi subdolo che senza chiederlo è riuscito a tagliare i legami che ci univano alla nostra famiglia.

La famiglia.

Ne vogliamo parlare? Ma quale? Quella che doveva visionare i programmi assieme?

Ormai nessuno parla, non ci si vede nemmeno, ognuno guarda il suo programma preferito, uno nella sua camera, l'altro sul divano, il terzo in cucina... è peggio di una  Babele non ci si scambia più niente e finiamo per neanche capirci .

Si, è un ospite. Un ospite che ha divorato la nostra intimità. Si è invitato a tavola un giorno e non è mai più andato via, anzi, è cresciuto, e siamo stati tutti noi che lo abbiamo fatto crescere fino ad avere oggi schermi che hanno più valori delle nostre scarpe o di quello che mangiamo.

Il peggio è successo quando abbiamo autorizzato l'ospite ad entrare nelle nostre camere da letto. Da quel giorno lo schermo, che abbiamo lasciato invadere i nostri spazi personali, si è insinuato nella nostra coppia. Si è poi installato in mezzo (come un bambino che si sveglia di notte e entra nel letto dei genitori), fino a staccarci l'uno dall'altro quasi a  farci diventare due alieni. Via le conversazioni  sulla giornata, sulle prossime vacanze, via le carezze i baci tra la coppia. L'intimita è scappata e con lei i pilastri della famiglia. Ormai ciascuno sogna nel suo angolo una vita onirica che ci promette lo schermo. Chi sogna una moglie più eccitante, chi un marito più romantico, o una macchina più grossa, una...

Fino a quando l'uno o l'altro osa e va a cercare ciò che ha perso fuori dalla coppia.

Si, il piccolo schermo, questo ospite prima tanto desiderato, è il grande responsabile delle separazioni, dei divorzi, dei tradimenti. Colui che abbiamo accettato in casa nostra con gioia, ci ha tolto tutta la felicità, ha portato via la nostra famiglia, il nostro mondo.

E oggi, come se non bastasse, il cinema (che ha sofferto dall'entrata della TV a casa e dei suoi numerosi programmi) ha deciso, questa volta, di portare la camera da letto al cinema. Non vi parlo delle poltrone confortevoli, spaziose questo ci sta... Vi parlo proprio del cinema con letto matrimoniale, cuscini, lenzuola, cibo e bevande comprese nel prezzo della proiezione.

In Svizzera queste sale sono nate e attirano una comunita di VIP. Si, VIP, perché non ci sono tanti posti dotati di letto, allora far parte dei privilegiati che possono sdraiarsi per visionare un film è un premio...

Scusate, ma non l'abbiamo già a casa questo? Il letto, lo schermo … forse è la compagnia che cambia? Ma a cosa serve stare in compagnia se non si parla?

Sono sicuramente di un'altra epoca, un periodo in cui andare al cinema era un evento e il dopo cinema ancora di più. Si riviveva il film, ci si immedesimava con i protagonisti, scambiavamo impressioni per ore sul film, come se non volessimo che finisse mai.

Un'epoca in cui, guardare la TV a casa era una gioia, perché permesso solo per un'ora al giorno.

Un'altra epoca perché il programma lo sceglievamo insieme e ognuno guardava la stessa cosa prima di andare a dormire...  dormire insieme, conversare, condividere, leggere e... amarsi.

Quando vedo il mondo invaso dagli schermi sono terrorizzata. Il tempo delle mele è definitivamente finito.

Christine Lauret

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Chi sono
Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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