3 Ottobre 2022
Parlando della sua solitudine la cantante Barbara diceva:
"Nel tuo triste vestito moiré, con i tuoi capelli scarmigliati, hai l'aspetto della disperazione, non sei bella da vedere, dai, vai a portare da un altra parte la tua triste faccia di noia. Non ho il gusto per l'infelicità, vatti a trovare un'altra. Voglio ancora ancheggiare, ubriacarmi della primavera, voglio pagarmi delle notti in bianco a cuore battente prima che suoni l'ora pallida, prima del mio ultimo sospiro, voglio ancora dire ti amo e morire di amore"
La solitudine fa parte di questi stati d'animo paradossali capaci di guarire le ferite o di intensificarle.
Lei puo' essere una liberazione, come una seconda casa nella quale abitiamo segretamente per riprendere le nostre forze. Una casa con le finestre aperte su se stessa e i muri dipinti dalle lezioni sulle nostre introspezioni. Una casa con un giardino di serenità, lontana dall'odio. La solitudine puo' essere un esilio tranquillo, un esilio desiderato, essenziale. Un esilio che ci fa ritrovare la ragione, che ci permette di riprenderci. È anche la casa della creatività, la casa degli artisti... nessuna creazione è nata nel rumore di una casa piena di bambini o in mezzo a una relazione carnale. La creazione ha bisogno di solitudine per esprimersi.
Ma la solitudine puo' anche essere una compagna molto invadente sopratutto quando siamo troppo soli, quando sentiamo il nostro cuore piangere e i nostri occhi affondare, quando il nostro sorriso finisce per essere annientato da lei. Allora rischiamo di non poter riconoscere le altre solitudini, non siamo in grado di ascoltare quelli che come noi soffrono di melanconia, quelli che hanno la stessa sensibilità... siamo troppo occupati a nasconderci nella nostra solitudine.
C'è bisogno di audacia per non rintanarsi in quelle situazioni di stallo, per riuscire ad emergere delle nostre angoscie, per rendersi conto che a due passi da noi ci sono altri che desiderano cantare l'amore, la libertà e capire che non siamo soli.
Abbiamo necessità dell'audacia per correre alla ricerca di queste voci simili alla nostra, per rompere la solitudine e andare incontro all'altro.
Audacia per continuare ad amare, a desiderare, ad accettare di nascere di nuovo, ad avere un altra chance.
Audacia per rifiutare di spegnersi, per rinunciare ai momenti grigi del nostro cuore.
Vi auguro un cuore multicolore.
Vi auguro di accendervi come un fuoco nel camino in pieno inverno.
Vi auguro di credere, di cercare e di trovare queste altre voci.
Vi auguro di avere tanta audacia, tanta quanto le possibilità di incontro...
Che abbiate 20 o 80 anni, dovete sapere che siete ancora in grado di poter splendere per qualcuno, che potete essere la sua luce nel bel mezzo di una notte buia!
La solitudine deve comunque sempre poter rappresentare una buona compagnia, non un nemico da temere...
Christine Lauret
L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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