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sulla strada del crimine

sulla strada del crimine

La nostra storia è piena di una moltitudine di personaggi che hanno segnato l'immaginazione delle persone con le loro azioni. Alcuni per buoni motivi, e altri, in relazione a comportamenti completamente disturbati. Che si tratti di saccheggio, tortura, dissolutezza, stupro, incesto, mutilazione, omicidio, massacro o altri atti depravati, alcuni hanno commesso le peggiori atrocità possibili. Da bizzarri imperatori romani, passando per regnanti sadici, papi deviati e criminali senza scrupoli, la storia è stata segnata dalle loro azioni.

Ma la domanda è: quali sono i fattori che spingono i criminali a uccidere? Il famoso gene criminale esiste realmente? Da più di un secolo i ricercatori, psicanalisti e scientifici hanno alimentato il dibattito.

Negli anni 60 parlavano del "cromosoma del crimine", oppure di un gene CDH13 associato ai "disturbi del controllo e dell'impulsività". Ovviamente sono piste che hanno dimostrato i loro limiti proprio come la convinzione che esisterebbe una personalità tipica criminale secondo tanti psicopatologhi di quell'epoca.

Oggi i criminologi hanno capito che:

- l'egocentrismo (assenza di inibizione e mancato rispetto delle norme),

- la labilità (instabilità del carattere e nessuna capacità di valutazione delle nostre azioni),

- l'aggressività (rende possibile l'atto criminale e permette all'autore di superare gli ostacoli materiali) e

- l'indifferenza affettiva (insensibilità alla sofferenza della vittima associata all'assenza di colpa),
 costituiscono il nucleo centrale della personalità criminale e tutti questi si articolano tra loro per condurre ad atti criminali. Lo psicanalista John Bowlby aggiunge alla lista che: "i comportamenti asociali, delinquenziali  o addirittura molti assassinii dei giovani sono dovuti ad una carenza affettiva". 

Ma che dire degli assassini di Stato?

La letteratura e il cinema ci forniscono tanti esempi di criminali famosi da "Jack lo squartatore" al "silenzio degli innocenti", ma non tutti sanno che anche a Sparta, anziché un criminale, era lo stato che uccideva quegli esseri che giudicava inabili...

Ma lasciamo Giada Atzeni a darci questa nuova pillola di storia sul mito di Sparta col suo articolo di martedi, mentre giovedi toccherà a Giorgia Meloni parlarci di AXEMAN, uno dei più grandi criminali della storia. 

Mercoledi usciremo dal "thriller" con un'altra pillola sulla medicina naturopatica, articolo dalla Dottoressa Rita Floris da leggere con attenzione!

Zia Luisa ci aspetta venerdi con una nuova ricetta da leccarsi i baffi.

Sabato il programma musicale sarà in armonia con il nostro editoriale e la playlist vi offrirà canzoni che affrontano il tema oscuro in modi diversi, dal rock al folk, al metal e ad altri generi.

Buona settimana a tutti!

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Chi sono
Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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