2 Novembre 2022
«Bangkok la pazza» (direbbe un'amica mia) ha ritrovato tutto il suo vigore, il suo buon umore, la sua gioia, il suo piacere di rivederci. Bangkok ci regala queste immagini tante attese. Lungo il Sukhumvit congestionato mi gusto (in tutti i sensi) la vita della megapola: il food street presente ovunque. Nei suoi marciapiedi, ricoperti anche di piccole bancarelle, vendono senza minimamente nascondersi degli oggetti fosforescenti, per il momento solo inanimati, che il pudore mi impedisce di nominare qui, ma che rappresentano anche il ritorno al fiorente mercato del sesso. Ma mi godo sopratutto della "mia" città degli angeli e della sua singolarità.
Imprescindibile visite dei parchi, oasi di verde, d'acqua, di pace, adiacenti agli spazi rumorosi e inquinati come se fosse tutto nella normalità.
Prendo il Chao Praya, la via fluviale in cui si svolge la più grande parte della vita economica di Bangkok.
Vado a Chinatown, perché non è possibile per me venire a Bangkok senza farci un giro.
Che piacere di alzarsi presto e girovagare nel più grande mercato di Bangkok, riempirsi gli occhi della bellezza dei prodotti freschi, camminare in questi spazi in cui il bello si affianca allo strano e non offendersi per questi rospi, scuoiati davanti ai nostri occhi, che finiranno in una frittura o una zuppa, per il piacere degli abitanti.
Poi prendersi il tempo di ammirare la vivacità dei bambini felici (come i bambini di tutto il mondo) di giocare con entusiasmo con il loro tablet. Sono immagini indimenticabili come quella del monaco che spaccia al mercato...
E' questo che mi piace nella Bangkok di oggi, sopratutto se volete che l'avventura sia!
Decido di visitare l'imprescindibile mercato dei fiori in città. Il tempo è bello e caldo, quindi ci vado verso le 17 in un orario meno caldo per essere sicura di tuffarmi in quest'universo di fiori che arrivano per mazzi, container refrigerati, cestini... in un suadente misto di profumi, risate, burle che provoca questa attività. Buddha deve essere felicissimo anche lui perché almeno 80 per cento di quello che si svolge qui è dedicato a Lui.
I commercianti sono carini, parlano tanto e mi delizio a fotografarli.
Una festa si prepara e i fiori accettano di farsi strappare i petali e pungere il cuore per finire in oggetto di culto, in opere d'arte delle quali solo i tailandesi sanno il segreto. Un saper fare che sfocia in ammirazione.
Quando sono arrivata dal fiume l'ho trovato più alto del solito, in effetti, una inondazione si preparava e questo rende ora il mio ritorno in albergo molto complicato. L'avventura è alla fine della strada infatti!
Eccomi qui sul molo allagato, i piedi bagnati nell'acqua fino alle caviglie, aspettando il traghetto. Compro i biglietti precisando la mia fermata, salgo a bordo con la mia compagna di viaggio e l'avventura inizia...
La barca non fa nessuna fermata prevista, si ferma dove puo' per prendere e scaricare i clienti viaggianti, il fiume non smette di salire. E io, lontana da queste preoccupazioni, fotografo tutto, tanto sono presa e meravigliata dalla bellezza del Chao Praya al tramonto... fino a quando un dipendente della compagnia navale si preoccupa di vederci ancora a bordo quasi al terminal e sopratutto molto lontane del nostro albergo.
Senza indugio, la leggendaria gentilezza dei tailandesi si mette al nostra disposizione e ci trova una soluzione. Quindi dal traghetto passiamo alla metropolitana poi allo skytrain e dopo non meno di 24 fermate con l'uno e quasi altrettante dell'altro, arriviamo finalmente a destinazione, dopo un'avventura che ci ha fatto scoprire Bangkok e i tailandesi di notte.
Godetevi le foto, se lo meritano!
Chiudo il mio giro in Asia con quest'ultimo reportage. Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito durante questi due mesi di girovagare e vi do appuntamento prossimamente per altre avventure!
Restate sintonizzati...
Rolande Murat
L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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