Hua Hin nel golfo di Bangkok

L'anima di Hua Hin... palafitte, la dolce risacca del mare, pezzi di cielo azzurro nonostante il monsone... dopo qualche vicissitudine, queste sono le prime immagini di Hua Hin che vedo. I ricordi e la pace affiorano dentro di me.

Il tempo per apprezzare, per respirare tra cielo e mare, regalarci quanto di bello, di buono, di sorprendente, può offrirci questo posto, in tutta la sua semplicità.

Resistere all'amore e alla nostalgia è una lotta inutile. Il mio periplo in Asia mi porta dunque a Hua Hin, città nel golfo di Bangkok in cui ho vissuto tanti giorni felici per qualche anno.

Città ancora a misura d'uomo, Hua Hin è accattivante: ci si viene, si esplora, si riparte, si torna, ci si resta... ci ossessiona.

Questa volta ci fermiamo per 15 giorni, così da poter imprimere nel mio corpo i deliziosi momenti vissuti qui.

Hua Hin con la sua immensa spiaggia di sabbia fine e chiara, offre tutti i piaceri che accompagnano il dolce far niente: dalla terrazza dell'albergo di lusso alla bettola (senza offesa) possiamo sdraiarci, anzi «sguazzare» (fa cosi' caldo qui!) e apprezzare il paesaggio che puo' competere con le grandi stazioni balneari delle isole del sud.

Ma non solo...

La vecchia Hua Hin è affascinante. Il litorale è unico con le costruzioni realizzate su palafitte che ospitano locali, ristoranti, guest house, con il rumore dello sciabordio del mare più o meno intenso secondo il suo umore.

Le sue viuzze sempre fiorite, i suoi alberi dai decori sorprendenti, le sue panchine messe quasi al livello della strada invitano a sedersi e a chiacchierare.

La periferia non ha niente da invidiare al centro, per esempio solo Sanae Beach è un tesoro, il tesoro di Hua Hin.

Ne ho visto tantissime durante i miei viaggi baie, calette bellissime, ma Sanae ha una particolarità, costeggia pezzi di giungla che hanno resistito all'urbanizzazione. Una meraviglia!

Una meraviglia sotto il sole e con una luce straordinaria. Giornate di rilassamento, di divertimento, di risate. Sanae sembra essere uscita dai tormenti della pandemia e ci regala di nuovo i suoi lettini, ombrelloni, il «thaï food»... il tutto in mezzo ad un oasi di pace. E' forse questo il paradiso?

Hua Hin mi ha regalato ancora una volta 15 giorni di felicità grazie alle mie amiche che vivono ancora qui. Sicuramente mi sentirò un po' gelosa di loro quando saro' di nuovo a casa mia con la nostalgia che mi farà sanguinare il cuore...

Per il momento fortunatamente l'avventura continua, prossima tappa Bangkok !

Per ora vi lascio apprezzare il reportage fotografico.

Rolande Murat