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Daniela Poggi: le due facce della medaglia

Daniela Poggi: le due facce della medaglia

Oltre agli occhi grandi e il neo all'angolo della bocca, sono le sue labbra carnose alla Marylin Monroe che ci fanno ricordare di lei. Un rossetto rosso diabolico che nasconde un sorriso da impazzire.

Mi sono lasciata sedurre dal sorriso di Daniela, quindi non so se riuscirò ad essere imparziale, ero travolta dal suo fascino.

Iniziamo la videochiamata.

Lei nel suo appartamento di Roma e io... non importa, stavo solamente davanti allo schermo per provare a scovare i suoi  più piccoli gesti, i suoi  atteggiamenti, le sue parole durante quest'intervista inaspettata.

Mi appare in video un viso fresco, appena truccato. La sciarpa viola e la fascia verde in testa le danno un aria di primavera. I capelli che fuoriescono della fascia le disegnano una chiara aureola e smussano gli angoli del suo viso. Sopracciglia dalla linea perfetta, labbra quasi disegnate da un pittore, Daniela Poggi classe 54 è davanti a me. La star del piccolo e del grande schermo, attrice di teatro, animatrice di show televisivi, scrittrice, mi accoglie dal suo soggiorno in mezzo ai suoi libri, alla sua collezione di elefanti, con Lillo che troneggia su uno dei numerosi tappeti della stanza. Lillo è il bimbo di casa, un cane di 15 anni che ha tutta la sua attenzione. Bisogna dire che la causa degli animali la tocca molto da vicino.

 

"La riva è più sicura, ma mi piace combattere con le onde"

 

La stanza è luminosa, ma non tanto quanto il viso di Daniela quando si rivolge a me.

Daniela Poggi, una donna che fa valere i suoi contrasti, chiacchierona e pudica, lucida ma tormentata, diretta e capace di un grande ascolto, senza maschere ma bravissima attrice quando deve recitare, guerriera e cuore d'oro... un ritratto in movimento.

Parla.

Molto.

Qualche volta il viso si fa più serio, la bocca chiusa, gli occhi profondi e preoccupati mi afferrano, sembra quasi che potrebbe saltare come un puma, ma il minuto dopo una risata spazza via tutto e continua ad affascinarmi.

Parla come altri baciano, generosamente, amorevolmente. È un vortice di parole in cui ogni tanto scivolano espressioni in francese «J'ai le cafard» ed è felice di essere capita. A un passo dai 70 anni, Daniela ne dimostra 20 quando sorride e ha la saggezza di una ragazza quando si parla d'amore.

Sembra una fragile silhouette che emerge dal suo largo pantalone nero, però non quanto crediamo. Se ha un fisico da ballerina è perché è vegana e si allena appena può farlo, corre nel parco vicino e mangia sano. Ecco tutto, non c'è nessun segreto dietro il suo corpo da sirena!

Ci vuole tanto coraggio e determinazione  per avere questo stile di vita? Forse un po'. Io direi che diventa un bisogno fisiologico perché è nell'attività che il pensiero è più libero, più luminoso «Se mi fermo, divento malinconica» mi confessa l'attrice.

 

L'infanzia è piena di delusioni

 

Il suo nome evoca un mondo di bellezza, di mistero, di fascino e di eleganza. In effetti Daniela Poggi è l'attrice di successo che vediamo al cinema, la donna sorridente che si impegna per le cause giuste, ma dietro questo sorriso cosa c'è?

Lo sguardo si offusca quando parliamo della sua infanzia, della sua adolescenza o della malattia di sua madre.

Non ha avuto una vita difficile, però l'assenza del padre, l'allontanamento dalla casa ad appena 7 anni per studiare in collegio, la separazione dei suoi genitori... sono eventi che la segnano e ancora oggi, se parla, recita e scrive forse è per aiutarsi a strutturare il suo cervello sempre in ebollizione.

Forse è diventata attrice per il desiderio di piacere al pubblico?

Ascoltandola mi rendo conto che è tutt'altro: recita perché vuole essere amata.

Dove sta la differenza mi chiederete? E' grande e importante.

Piacere al pubblico significa piegarsi ai desideri, alle attese degli altri e avere paura.

Invece voler essere amata è aspettare che gli altri  ti accettino come sei, ti prendano con tutto quello che ti definisce.

In poche parole Daniela Poggi potrebbe avere l'anima di un animale, ma non uno qualsiasi, uno tra un puma agile, elegante, resistente, bello, che amiamo, ammiriamo anche se sappiamo che non ci concederà un regalo... e un Bambi che amiamo per le sue debolezze e vorremmo coccolare.

 

L'ambiguità di Daniela

 

Avrebbe voluto vivere a Parigi e vive a Roma, avere una famiglia e vive da sola.

È orgogliosa di se ma ha bisogno di sentirsi dire che è bella. Vuole invecchiare con una pace interiore e accettare che il suo fisico sia diverso ma scruta ogni giorno il suo viso nello specchio e non è tenera con se stessa.

Si definisce un po' come la luna, variabile: creativa, triste, nervosa, gioiosa, in breve con un umore non molto stabile... io direi come tutti gli spiriti elevati. La frase di Emilie Dickinson le calza alla perfezione: "Per essere infestati, non c'è bisogno di una stanza o di una casa, il cervello è pieno di corridoi più tortuosi gli uni dagli altri".

 

Se Daniela Poggi ammette di essere più tranquilla e serena oggi, i progetti continuano a pullulare nella sua testa. Uno di questi sarebbe il cohousing. E' vero che la condivisione, l'aiuto, la collaborazione, in somma dividere il pane, sono temi cari all'attrice.

La piccola bambina che adorava la crostata di fichi, quella con le trecce e il fiocco rosa nei capelli è sopravvissuta nonostante tutti questi anni di fama. Questa bambina vuole essere circondata dai suoi cari. Le sue labbra carnose non tradiscono, anzi rivelano una personalità generosa, aperta, che pensa alla felicità degli altri prima che alla sua o piuttosto: è nella felicità del prossimo che trova la sua!

Daniela Poggi ci dimostra che qualche volta fama e generosità possono essere una copia perfetta.

Ho incontrato una splendida persona, una donna di parola, tanto bella dentro quanto lo è fuori.

Christine Lauret

Vi lascio in compagnia di uno shooting di Daniela Poggi, con sua mamma, la sua figliola, al teatro, al cinema e nelle vesti di scrittrice... forse dopo qualche foto e aver letto questo articolo avrete l'impressione di conoscerla meglio...

 

 

 

Daniela Poggi: le due facce della medaglia
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Chi sono
Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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