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il tetto del Vietnam (part 2)

il tetto del Vietnam (part 2)

Ecco il carnet di viaggio della nostra corrispondente Rolande Murat attualmente in giro in Asia. Non perdete il suo periplo, aggiorneremo la rubrica regolarmente con testo e foto.

Quarto giorno:

Lao Chai

 

Oggi i 10 chilometri attraverso le risaie partendo da Tavan (dove si trova il nostro «ecco lodge») fino a Lao Chai mi hanno lasciato a bocca aperta con il loro splendore.

Questi trekking ci  permettono di vedere, di gustare la vita dei borghi e non possono affatto lasciarci  indifferenti. Le popolazioni Hmong rosse, nere o altre, sono come noi occidentali, cullate dalle dolci sirene del capitalismo e del consumismo e hanno solo un pensiero «commerciare». Quindi l'incontro con ciò  che furono queste popolazioni resta  una mia fantasia, ma in fondo non mi disturba affatto, dopotutto oggi  vivono di turismo e partecipo anche io rubando qualche bel cliché con la loro autorizzazione.

Oggi era la giornata «risaie» tra rumori e silenzio, una giornata cosi come ho sognato e che  mi piaceva vivere.

Lontano dalle immagini pubblicitarie dei tour operator nei quali tutto ciò che è sofisticato sovrasta  sull'autenticità della vita reale, Lao Chai vive la sua vita di «ciotole di riso». Consideriamo che qui le vertiginose  pendenze e l'abbondanza dell'acqua, possono essere una manna oggi e una grave  calamità domani, questo ci costringe a guardare con un altro sguardo non solo la bellezza dei posti ma anche la dura realtà del lavoro nelle risaie.

Ora il raccolto è al culmine e  visto che è anche periodo di vacanze scolastiche, il faticoso lavoro si esegue con in sottofondo le risate e i rumori dei ragazzi.

Le risaie terrazzate fate e mantenute a mano possono solo lasciarci ammirati. La meccanizzazione qui è impossibile con questi rilievi orografici  che richiedono ingegno per riuscire a  lavorare queste coltivazioni. La resilienza e la tenacia del popolo che vive qui ci obbliga a rispetto e ammirazione.

I love Vietnam!

Le foto parlano della vita quotidiana, vi lascio scoprire il ritmo di Lao Chai...

Rolande Murat

il tetto del Vietnam (part 2)
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Chi sono
Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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