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La Thailandia lussureggiante

La Thailandia lussureggiante

«Non serve a niente all'uomo vincere la luna se perde la Terra» F. Mauriac

 

Proseguo la mia visita del regno di Siam.

Siamo a maggio e un caldo soffocante fa la sua comparsa lasciando in noi un torpore più intenso ogni giorno.

Fin dall'alba ci ritroviamo in un bagno di sudore, tutto diventa un calvario. C'è tanta umidità, ma la pioggia si fa aspettare. Ho bisogno di verde e di acqua... solo cosi' mi può sembrare di essere in un paese diciamo «confortevole». La mappa aperta davanti a me, scelgo la provincia di Kanchanaburi distante oltre 200 chilometri dalla mia residenza attuale.

 

Parto alle 8,00 e alle 16.00 arrivo a destinazione. Mi ritrovo sulle rive del fiume Kwai, e mi sistemo in albergo, pronta a scoprire un pezzo di quella Thailandia verdeggiante che cerco.

Passo tanto tempo davanti a questo fiume indolente che serpeggia attraverso la vegetazione. Fa tanto caldo. Moltissima umidità. Una acquazzone ha appena dissetato le sponde del fiume, il profumo della terra bagnata mi inebria, i fiori di ninfea sono quasi pronti a chiudere la loro corolla e intanto le imbarcazioni scivolano silenziosamente verso l'ancoraggio... è felicità pura.

 

Anche se Kanchanaburi è un sito ricco di storia, soprattutto eventi di guerra, con il suo famoso ponte del fiume Kwai e il cimitero americano, vi confesso che sono poco attrata da questi posti. Le mie preferenze andranno alla natura protetta, al turismo verdeggiante e solidale.

 

In stada per Erawan

 

Il parco Erawan sarà la mia prima destinazione.

Per andarci percorro una strada molto affascinante. Con i suoi paesaggi di campagna, vediamo che Kanchanaburi è una regione dove l’orticoltura e l’allevamento la fanno da padrone. Queste distese «domate» dall'uomo possono far pensare a un paesaggio europeo, ma la giungla che costeggia i campi ci ricorda che siamo in Asia. E se mai non ne fossimo convinti, i cartelli ai bordi delle strade con l'immagine di un cobra cappuccio e la scritta «Beware snake», riesce a persuaderci definitivamente della vicinanza degli ambienti wildlife.

Tutte le rapsodie del verde si sovrappongono, si intrecciano, si sposano e le sponde dei numerosi fiumi sono incantevoli in questo posto. Le rive, sia quelle attrezzate dall'uomo sia quelle selvaggie, hanno una bellezza surreale. I fiumi larghi, tranquilli ci invitano alla contemplazione e a fantasticare.

Ci fermeremmo volontieri per apprezzare la dolcezza di vivere sulle sponde attrezzate di pontili dove bambini e adulti si tuffano nell'acqua con il solo rumore dello «splash» e dei canti degli uccelli.

È questo che possiamo ammirare nel Kanchanaburi, ma solo se ci allontiamo dal famoso ponte e dall’orda di turisti.

Il Parco Erawan è molto frequentato, ma è cosi' vasto, e con una rete di sentieri tanto numerosa che potremmo pensare di essere soli al mondo.

Vi portero' la prossima volta tra cascate, scivoli naturali ed elefanti... Non mancate l'appuntamento fra 15 giorni!

Rolande Murat

 

 

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Chi sono
Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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