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Il gioiello del Vietnam: la baia d'Halong

Foto Roalnde Murat

Foto Roalnde Murat

Continuo il mio periplo. Lascio Tam Coc per Halong alle 5 del mattino con un pullman.

Hon Gai è il porto dove devo imbarcarmi per la crociera nella baia d'Halong.

Di nuovo il viaggio in autobus è lungo, scomodo e anche se ho un posto a sedere, man mano che andiamo avanti, ci sono altri viaggiatori che salgono... e nessuno scende! Vi lascio immaginare come siamo dentro... intrappolati come delle sardine. Piegati, compressi, silenziosi, accettiamo il nostro destino. 25 posti a bordo... siamo già 50 e non è finita!

Avevo previsto una strada lunga e stancante... ero lontana della realtà! Arrivo ad Halong stordita, barcollante e quasi sorda... ma sono arrivata!

Trovo un taxi guidato da un giovane tizio a cui mostro l'indirizzo del molo dove inizierò la crociera e via!

Accidenti! Non avrei mai pensato che Halong e la sua periferia fossero così animate! Il mio sogno, un'Halong rustica e artigianale come i piccoli porti di pesca che propongono gite ai turisti in cerca di esotismo, crolla...

Halong e Hon Goi sono alla pari dei grandi porti come Genova o Civitavecchia, giganteschi, colossali, danteschi!..

E come se non bastasse, fa già 6 volte che mostro di nuovo l'indirizzo al mio tassista! Capisco che non sa dove andare... suda, gira, inverte la marcia tante volte. Sono le 12.25 e io perderò sicuramente la nave che parte alle 12.30. Sono sull'orlo di una crisi di nervi e dico già addio alla baia d'Halong.

Stufa della sua ignoranza, grido «Fermati qui!», scendo dal taxi e mi ritrovo in mezzo al traffico, salvata da un buon samaritano che chiama un autista, uno vero. Mi porta a destinazione e, sorpresa, la nave è ancora là... mi ha aspettata! Il mio viaggio nella baia è salvo!

Ah la baia d'Halong! Sarebbe stato un peccato mancarla!

 

Il gioiello del Vietnam: la baia d'Halong

La mia scelta di navigare su una piccola giunca di 20 passaggeri è quella buona! Una giunca bellissima, a dimensione umana con delle infrastrutture raffinate mi fa scoprire la baia d'Halong

Il gioiello del Vietnam: la baia d'HalongIl gioiello del Vietnam: la baia d'Halong

Non mi sono mai immaginata la baia sotto il sole, ma piuttosto nebbiosa, grigia, misteriosa... ed è così che la scopro realmente. Il mare deserto tra picchi carsici, il silenzio della giunca e le acque turchesi nonostante il cielo grigio suscitano in me una zaffata di emozioni e, confesso, che qualche lacrima bagna il mio viso. Pudicamente salgo sul ponte e alla prua della barca scorgo un uomo con le spalle scosse da un discreto singhiozzo... Sì, definitivamente la baia di Halong non è diventata famosa per caso, è meravigliosa, e provoca un'emozione incomparabile. Pensare a questo regalo della nature, pensare alla sua perfezione mi fa avere anche un piccolo pensiero ecologico per il probabile saccheggio di questo luogo... ma sono rapidamente invasa dalla bellezza e dall'insolito che mi regala il posto.

Nella mia testa la baia era solo un sito bello e riposante malgrado il balletto incessante delle barche, ma è molto di più! Navighiamo tra villaggi galleggianti attivi: pesca, negozi, scuole... scendiamo anche su una spiaggia per visitare delle grotte. Strana, atipica, non avrei mai pensato che la baia fosse così animata!

Il gioiello del Vietnam: la baia d'Halong

Ci sono luoghi pittoreschi in cui vivere può essere solo una fantasia, una parentesi della mente per sfuggire alla dura realtà del momento. La baia d'Halong è uno di quelli...

L'"accessibile" per dolcificare "l'impossibile".

Ad Halong ho iniziato un viaggio epico, lo concludo lirico...

Rolande Murat

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Chi sono
Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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