22 Gennaio 2024
Gigi Riva. Uno dei più famosi giornalisti italiani (Gianni Brera) lo ribattezzo “Rombo di tuono” per rimarcare la incontenibile fisicità. Lui del grande attaccante aveva tutto: la capacità di corsa, la forza fisica, l'elevazione per colpire di testa, il fiuto del goal.
Sembrava fosse stato pensato da una mente superiore per essere il vero attaccante. Sovverchiante nella sua ricerca della rete che lo ha fatto diventare il calciatore con il maggior numero di reti segnate nella nazionale Italiana tutt’ora insuperato. Sempre con un sinistro al fulmicotone pronto per il colpo di forza o di precisione.
Nel suo repertorio poteva sfoderare sia la sciabola che il fioretto. Il suo sinistro sapeva intonare tutte le note della scala musicale. "Il piede destro gli serviva solo per prendere l’autobus" come disse scherzosamente il suo allenatore dello scudetto Manlio Scopigno.
Riva era un uomo del nord Italia. Nato a Leggiuno sulle sponde del Lago Maggiore, fu quasi catapultato nell’isola. Uomo dei silenzi, chiuso in se stesso, ha trovato in Sardegna il posto ideale per coltivare la sua idea di “serenità ”. Qui è stato adottato da tutti i sardi per diventare lui stesso sardo tra i sardi e bandiera di tutta una regione.
Dei sardi acquisirà la testardaggine. Vieppiù quando rifiuterà il trasferimento in diversi squadroni del Nord, restando sempre fedele a quella che era diventata la sua casa, la sua vita.
Perché la casa non è dove nasci, ma dove sei e sarai sempre in equilibrio col mondo e con te stesso. Addio Rombo di Tuono un sardo tra I sardi!
J.K Malesani
L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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