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Le sentinelle dell'Oceano

Fonte dell'immagine Jason De Caires Taylor

Fonte dell'immagine Jason De Caires Taylor

Ci sono quelli che inquinano gli oceani e quelli che li puliscono.

Ci sono quelli che li sfidano e quelli che li rispettano.

Poi un giorno arrivano coloro che li abbelliscono...

Coloro che, grazie a un'idea un po' folle, fanno rispettare il mare, lo trasformano in un'opera d'arte, un museo, inventando un nuovo mondo sottomarino.

Jason De Caires Taylor è uno di loro. Un artista scultore che un giorno ha avuto l'idea originale d'immergere le sue sculture al largo di Cancun in Messico.

Un progetto quanto meno strano che ha preso vita un po' più di 10 anni fa. Le sue sculture sono in cemento alcalino (Ph neutro) e materiali resistenti ed ecologici, rispettosi del mondo marino. Vengono trasportate su delle piattaforme galleggianti e piazzate con cautela in fondo al mare vicine a scogliere e coralli già esistenti. Queste opere d'arte costituiscono un museo marino e rappresentano l'evoluzione dell'Uomo Maya.

Sculture di Jason De Caires Taylor

Sculture di Jason De Caires Taylor

Ormai i turisti possono passeggiare con i piedi pinnati, non nei giardini sospesi della Babilonia, ma in quelli subacquei di Cancun e vagare tra «il collezionista di sogni perduti», «l'uomo di fuoco», «la giardiniera della speranza» e «l'evoluzione silenziosa».

L'uomo di fuoco (con coralli cervi) - Jason de Caires Taylor

L'uomo di fuoco (con coralli cervi) - Jason de Caires Taylor

La magia di tutto questo risiede nel fatto che le sculture si evolvono... Infatti, con gli anni, i "coralli cervi" trasformano i personaggi mentre crescono sulle facce, i vermi marini scarabocchiano delle linee bianche sopra le opere, mentre si nutrono di alghe. Tunicati (organismo marino con un guscio) spuntano dagli occhi delle figure come esplosioni. Ricci strisciano sui corpi, alghe coralline spalmano una sorta di pittura viola sulle superfici lisce dei corpi... Il rosso è più intenso di quello realizzato dai pittori, le spugne viola, appese alle sculture, respirano l'acqua come se fosse aria, mentre i pesci d'angeli slittano silenziosamente sopra il nuovo popolo dell'oceano...

Ricci sui personaggi - Jason De Caires Taylor- I tunicati emergono dagli occhi - Jason De Caires TaylorRicci sui personaggi - Jason De Caires Taylor- I tunicati emergono dagli occhi - Jason De Caires Taylor
Ricci sui personaggi - Jason De Caires Taylor- I tunicati emergono dagli occhi - Jason De Caires TaylorRicci sui personaggi - Jason De Caires Taylor- I tunicati emergono dagli occhi - Jason De Caires Taylor

Ricci sui personaggi - Jason De Caires Taylor- I tunicati emergono dagli occhi - Jason De Caires Taylor

L'avrete capito, man mano che il tempo passa, le opere di Taylor vengono colonizzate da coralli e pesci, creando un ecosistema favoloso che non ha più nulla a che vedere con le sculture lisce originarie. Hanno preso vita grazie a dei supporti che l'artista ha incorporati nelle sue opere per permettere lo sviluppo di un recinto corallino artificiale.

Il risultato?

Un'idea sposata progressivamente da molti paesi, a tal punto che ritroviamo delle opere di questo genere al largo di Marsiglia o ancora in mezzo al Tamigi a Londra di fronte al parlamento, laddove gli eletti hanno il potere di far cambiare le cose. I quattro cavalieri dell'Apocalisse si accampano sulle rive del Tamigi, giusto per consegnare un messaggio: il clima sta cambiando, i fiumi non devono diventare le autostrade dei rifiuti, gli oceani sono dei posti preziosi e delicati che necessitano della nostra protezione.

 

I 4 cavalieri dell'apocalisse - Jason De Caires Taylor

I 4 cavalieri dell'apocalisse - Jason De Caires Taylor

Grazie a queste sculture, prendiamo coscienza che i nostri oceani sono tesori e desideriamo un futuro migliore per loro.

Per cambiare mentalità, qualche volta basta aggiungere un'opera che dà la possibilità di guardare ciò che abbiamo avuto da sempre sotto gli occhi, in un altro modo, da una prospettiva diversa...

L'uomo deve essere il custode della natura, non il suo proprietario...

Philippe Saint Marc

Adesso, facciamo spazio all'arte!...

Christine Lauret

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Chi sono
Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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