4 Aprile 2023
Suo bisnonno era siciliano.
Suo nonno era siciliano.
Suo padre ha lasciato la Sicilia per la terra promessa (gli Stati Uniti) nel 1946 e si è dato da fare per diventare farmacista. Era ancora l'epoca in cui riuscire significava spesso svolgere un lavoro alienante, era il famoso American Dream...
Padre farmacista, madre segretaria, Mike è nato in questa famiglia in cui il lavoro era considerato sacro e non un divertimento. È un membro del "clan", l'erede di un passato. La sua strada era tracciata: continuare sulla stessa scia.
Invece è scappato. La sua strada è lui stesso che ha voluto tracciarla: Batterista.
Dal MCA band of Toronto a Los Angeles dove ha suonato con i più grandi chitarristi, dagli Stati Uniti alla Germania, l'Europa si apre per il grande Mike Terrana. Una Prodezza? Un'impresa? Direi più una passione, una religione, un lavoro strepitoso che l'ha liberato dalla sua pesante eredità. Percorre il mondo sentendosi a casa dappertutto, è il vantaggio di essere binazionale (Italiano/Americano).
Ma secondo voi, come è stato per i genitori dover accettare che il figlio diventasse musicista e la figlia ballerina? Mike Terrana, batterista, ha ucciso l'American Dream del padre o piuttosto l'ha trasformato. Il suo lavoro è diventato l'archetipo del lavoro espressivo, l'antitesi di quello a cui il padre aspirava...
Un'intervista con Mike Terrana è un viaggio per...
Non so dove, guida lui. Prendiamo spesso strade tortuose, ma il viaggio è tanto divertente quanto caotico scandito da molte risate sincere.
Valutare un uomo dalla sua macchina può essere un esercizio arricchente, si, ma quando una macchina non c'è? Appunto! Questo dice tanto sul suo personaggio.
Mike Terrana non possiede un auto, è una sua scelta di vita. In biciclette va al mare, in città, va a passeggiare, e non vuole proprio pensare "dove posso parcheggiare?" oppure affrontare la folla sulle strade, nel traffico. "Non voglio perdere le mie energie" dice il batterista. In effetti, la sua energia, il suo tempo lo mette tutto a disposizione della sua sposa.
Ah, è sposato allora?
Certo!
Sposato con la sua batteria!...
Passa 6 ore al giorno con lei e dopo 63 anni non si è mai stancato.
Mike parla della musica come di una donna e cita Giovanni Allevi «La musica è una strega capricciosa, una donna bellissima che mi regala una manciata di note e poi fugge via.»
E a proposito di donne, il suo rapporto con loro è un po', come dire... ingarbugliato. Le ammira molto. Le ''consuma'' un po'. Ma non le vuole assolutamente nella sua vita di ogni giorno. Questo è chiaro.
''Le donne sono complicate, 'it is like a rubix cube for me', dice il musicista. Vanno a letto tutto rose e fiori e si svegliano con il muso. Perché? Perché oggi il sole è troppo forte o non abbastanza, perché hai risposto bianco al posto di rosso, perché... perché non si amano oggi... Io mi amo ogni giorno e non ho tempo da perdere su queste considerazioni...''
Non ve l'ho detto pero' Mike è un umorista, un umorista all'inglese.
Dietro le sue palpebre appesantite di una vita passata al cerchio di mezzanotte, i suoi occhi plumbei sembrano feroci, danno l'impressione di portare un giudizio su tutto e tutti. Errore. Da feroci, passano a ridanciani in men che non se dica, il suo umorismo all'inglese fa l'effetto di una doccia caldo/fredda. Devo abituarmi.
Di primo acchito, il suo viso non è affabile, sembra solo dire sono quel che sono, piaccio a chi piaccio, ''i am the boss of myself, sono indipendente''. Devo dire che è un po' impressionante quando lo incontro per la prima volta. Ha una maschera, quella pirandelliana, ma la maschera lui è capace di cambiarla davanti a tutti a secondo del momento. Incontro un uomo serio, con una mentalità di un altro secolo, molto educato, e poi... d'improvviso cambia la maschera e scandisce le sue frasi con ''fuck'', parla delle donne come si parla tra i giovani che pensano al sesso, diventa casinista. Rimango a bocca aperta. Ma è realmente la stessa persona? Appena ho pensato questo e di nuovo cambia la sua maschera. Questa volta diventa il perfezionista, l'autosufficiente ''non farlo se non lo esegui correttamente!''dice. È sicuro di se, determinato.
Ma quante maschere ha? A mio avviso, non è unicamente un musicista è un attore, capace di indossare un abito diverso in un battito di ciglia. Capace anche di recitare tanti ruoli, di cambiare voce, di esagerare. È un one man show!
L'uomo di 63 anni, con il viso stanco dalla mancanza di sonno, un groviglio di rughe attorno agli occhi, la barba da faraone, appena s'impossessa delle sue bacchette, volano via gli anni al ritmo delle note. Le braccia potenti colpiscono la batteria. I piatti vibrano sotto lo stile potente e tecnico di Mike. La grande precisione segna la sua musica. Malgrado un apprendimento quasi da autodidatta, esegue delle performance pazzesche e una forma fisica da fare invidia ai giovanotti.
La sua passione è nata sul sedile posteriore dell'auto della mamma quando ha sentito i Rolling Stone alla radio. Si è messo naturalmente a marcare il ritmo. Ha capito allora che era nato per essere un batterista. Da adolescente non aveva una ragazza, ascoltava la musica sdraiato in mezzo al soggiorno di casa con i dischi attorno o suonava la batteria a lungo.
A 63 anni niente è cambiato. Niente ragazza nella sua vita, ascolta musica a lungo e suona.
Forse non è mai cresciuto? O forse ha trovato il suo nirvana. Stupefacenti, alcool, sigarette, non sono mai state il modo di vivere di Mike, la sua droga la trovava (e la trova sempre) in mezzo ai suoi piatti, ai tamburi, al pubblico, è li che lui si sente bene fisicamente e mentalmente.
Quando si rende conto che quello che mangia gli toglie un po' della sua energia, smette di mangiare carne e diventa vegetariano. Niente si metterà tra lui e la sua batteria.
Oggi ha scelto la Sardegna come tana. Ad Oristano si è insediato nel bel mezzo di una zona industriale all'interno di un grande hangar che ha trasformato in laboratorio di musica, sala di sport e... beh, anche casa sua!
Vivere lontano da tutti, diversamente dagli altri, con la sua ''sposa'' che troneggia nel cuore del soggiorno, questa è la vita per Mike. Si, possiamo dire che ha uno strambo modo di vivere. Non è un ''animale sociale'', fa parte di un'altra razza, quello che i ragazzi definirebbero di ''vecchio stampo''. Si concentra su quello che fa e lo fa alla perfezione, che sia far ridere, far video o semplicemente suonare la batteria.
Io sono stata accolta con entusiasmo, educazione, e rispetto. Mike mi ha aperto le porte del suo tempio insieme a quelle del suo cuore, senza alcuna falsa modestia. Ho riso tanto in compagnia di un batterista senza pari, ma anche uno scapolone senza complessi!
Christine Lauret
Per conoscere meglio Mike Terrana vi consiglio di dare uno sguardo su quelche video del suo canale YouTube e di seguirlo su la sua pagina facebook e
L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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