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Rinaldo Pinna: il menestrello sul balcone

Rinaldo Pinna - Fotografia di Michella Mireu

Rinaldo Pinna - Fotografia di Michella Mireu

«Tu, non sei fatto per suonare! Lascia perdere...» disse il professore.

Se Rinaldo Pinna l'avesse ascoltato quando, da ragazzo, imparava a suonare la chitarra, oggi non darebbe gioia a nessuno e io non scriverei su di lui...

«La musica è la colonna sonora della vita»

Questa frase, Rinaldo l'ha fatta sua, e per poggiare delle note sui sogni di ciascuno di noi decide di portare la musica nei quartieri, da balcone a balcone (questo, ben prima che si parlasse di pandemia). È così che da un quartiere all'altro, una piccola squadra di musici invade un balcone di qua o di là e ingentiliscono il luogo con la loro musica.

Nasce allora, con altri tre soci, Suono al Civico: un'associazione che non vende la musica, ma la condivide!

Un passo indietro...

Rinaldo Pinna, ho sentito parlare di lui per caso e subito avuto il desiderio di conoscere una persona così creativa. Lo scopro al primo piano di un palazzo in un appartamento intimo e confortevole.

La dolcezza dell'accoglienza... o piuttosto un pugno di ferro in un guanto di velluto. Prende subito le cose in mano in modo molto deciso e va dritto al punto. Parla con passione; mi sento guardata come una persona vera, come se volesse prendersi cura di me durante questi attimi che trascorriamo insieme. Un'impressione strana per me e comunque gradevole direi.

Il suo appartamento lo rispecchia: curato, accogliente, con un angolo dedicato ad ogni cosa. Basta uno sguardo per capire che Rinaldo ha un talento, quello di organizzare e di essere chiaro!

In effetti, musicista, organizzatore, direttore artistico, scrittore... Rinaldo ha più di una freccia nel suo arco, ma è soprattutto la passione che guida le sue scelte.

In un'altra vita è stato guida turistica e se oggi quest'esperienza è ormai passata, sicuramente il suo occhio da guida, è sempre in servizio.

Riesce infatti a illuminare la città con la sua musica e condividerla con gli abitanti. Dà bellezza ai luoghi che diventano per qualche ora protagonisti di una serenata.

Indubbiamente, quando sotto i vostri occhi il posto dove abitate si anima,
la musica vi fa scendere in strada per cantare e ballare al suono della chitarra,
condividete le stesse emozioni con i vostri vicini sconosciuti fino a quel momento
e la testimonianza delle foto immortala quei momenti, allora vedete la vostra strada, il vostro quartiere, i vostri vicini con un occhio differente. Il legame che la musica ha creato tra voi è immutabile.

Una serenata "al contrario"... che idea geniale!

Due musicisti, qualche nota, un balcone et voilà!

La ricetta di Rinaldo è semplice. Perché nessuno ci ha pensato prima?

Perché l'obiettivo di Rinaldo non era di fare soldi, la musica non si vende!

Era di portare un vortice di benessere.

Di rubare il tempo e condividerlo grazie alla musica.

Di dare allegria e comunicare.

E legare la gente con un filo virtuale di note che ballano nell'aria riscaldando cuori e piedi...

Non finisce qui... Non contento di aver condiviso la sua passione sui balconi, Rinaldo vuole una partecipazione più attiva del pubblico, anzi, non un pubblico, ma un gruppo solidale.

Rinaldo possiede il dono di trovare sempre nuove possibilità, impiegando la sua forza con saggezza e dolcezza, e allora... cosa inventa questa volta?

Sonheros, un laboratorio di musica di insieme. Lui lo chiama così.

Sceglie un posto, porta diversi strumenti... e affida ad ogni persona che partecipa una missione: suonare al momento giusto, la cosa giusta con lo strumento assegnato.

Accidenti! Ma che fantasia!

Non ci avete mai assistito... scusate, partecipato ad uno di questi laboratori?

Fatelo!

Prenotate e vivete l'esperienza unica di collaborare a un pezzo di musica che sarà il vostro.

Vivere la musica, apprezzarla dall'interno. Non solo ascoltarla, ma percepirla, sentirla passare attraverso il vostro corpo e senza essere un musicista, poter dire "ho suonato, ho participato all'elaborazione di un pezzo".

Il tutto sotto la direzione di maestro Rinaldo che, chitarra alla mano, guida in modo egregio un'orchestra "eteroclita", dando a ciascuno un posto importante e, senza darne l'impressione, insegnando ad ascoltare...

Nasce così la vera comunicazione!

Rinaldo unisce, dà vita, fa muovere le cose. Si esce dai laboratori di Rinaldo con qualcosa di diverso. Vi ha fatto stare bene e prendere coscienza che non esiste frontiera tra musicisti e pubblico. Siamo tutti uguali e abbiamo un traguardo comune. Così come gli anelli di una catena, grandi o piccoli non importa, l'obiettivo è quello di rimanere uniti per formare quella catena.

Quanto è generoso questo maestro! Fa dono di sé, un altruismo da incoraggiare in questi tempi.

Ma è sempre stato così?

Credo di sì!

A soli 10 anni fonda una scuola di calcio. Coinvolge tutti i ragazzi del quartiere senza mai avere un aiuto dalla sua famiglia che gli lascia fare le sue esperienze. Ma la forza di creare ce l'ha dentro. Con un pizzico di testardaggine riesce a dare vita ad ogni progetto che ha in testa.

A volte ha dovuto aspettare il momento opportuno... non importa, anche la pazienza è una sua qualità.

E quando dico pazienza (e ostinazione), non sono parole lanciate per aria. Come una tartaruga ritirata nella sua corazza, Rinaldo ha aspettato quasi 20 anni per riprendere la musica ed essere riconosciuto, nonostante il consiglio di "quel" professore...

Bella lezione per voi ragazzi! Quando si vuole qualcosa, si va avanti. Non c'è un solo modo per essere musicisti, sono tanti, ma sopratutto c'è chi suona per il proprio ego, altri invece suonano per comunicare. È il caso di Rinaldo, per il quale la musica è il linguaggio delle emozioni e dell'anima.

Quando dai con passione, hai sempre un ritorno.

Questa citazione di Rinaldo risuona nelle mie orecchie. E se, anche noi, facessimo tutto con passione? Non sarebbe più bella la vita?...

Avrei ancora tanto da dire su di lui, parlare del suo primo libro, del prossimo, di sua figlia, del Natale che non gli piace... ma dirò solo questo:

Uno sguardo ridente con degli occhi melanconici. Un sorriso sincero con un pizzico di dubbio. Un'accoglienza calorosa con un tocco di apprensione... ecco Rinaldo, una persona con la quale ho passato due ore emozionanti.

Ho voluto incontrare un musicista creativo, e ho incontrato un filosofo, un altruista, un appassionato che mi ha dato una lezione di vita. Grazie maestro!

Christine Lauret

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Chi sono
Words and Dreams

L'humour, les mots j'en fais mon affaire...La langue de bois, je ne connais pas. Fatiguée d'être censurée, j'ai décidé de faire profiter, à ceux d'entre vous qui n'ont pas peur des mots, à ceux qui sont capables d'aller au-delà d'un paragraphe de lecture, de mes pensées, de mes élucubrations.
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