Film: La mia droga si chiama Julie

Sinossi:

Louis Mahé, un ricco produttore di tabacco della Reunion, ha un rapporto di sola corrispondenza con Julie Roussel che, improvvisamente, un giorno giunge dalla Francia per sposarlo. Nonostante si presenti una donna che  non coincide con la persona vista in  fotografia, lei è di una bellezza tale che Louis accetta ben volentieri tutte le sue deboli giustificazioni. Dopo una breve convivenza vissuta intensamente da entrambi, non appena riesce ad ottenere l'accesso ai conti bancari del marito, la donna preleva tutto e scappa col malloppo. Solo allora Louis apre gli occhi e capisce il piano di chi, sostituendosi alla vera Julie, ha solo recitato la parte dell'amorevole moglie per poterlo poi derubare.

Cio' che ci è piaciuto:

Una riflessione sul tema dell'amore "fou" secondo Truffaut, il regista, che permette di perdonare tutto anche un tentativo di assassinio...un film a metà strada tra il thriller psicologico e il dramma sentimentale. Capace di legare lo spettatore fin dalle sequenze iniziali che restituiscono con grande realismo quel conturbante alone di mistero che pervade la pellicola. L'interpretazione dei due protagonisti: la bellissima Catherine Deneuve e il magnifico Jean Paul Belmondo, ci trasportano in un'altra epoca. Un  interessante dramma tra donna e uomo.

E'anche degna di essere notata la bellissima casa creola di "Bel Air", sita all'entrata della città di Tampon, nella quale è stato girato il film e che ho avuto la fortuna di visitare anche al suo interno durante la mia infanzia vissuta in questa bellissima isola: la Réunion....